Sotto la regia del consigliere nazionale di Ekoclub, Vito Rizzi, si è svolta la Festa dell’Albero 2021 presso la Scuola Elementare Statale G. Modugno-Moro di Barletta.
La manifestazione si é sviluppata con un susseguirsi di contributi fra loro diversi ma “convergenti” nel sottolineare la necessità di dedicare alla questione ambientale una maggiore attenzione.
Tre classi di alunni, rispettivamente della materna, della primaria e della media inferiore, hanno alternato musiche strumentali e canti a tema naturalistico alla lettura di poesie e dialoghi scenici mentre a fare gli onori di casa è stata la prof. Lucia Riefolo, Dirigente Scolastico della Scuola Statale G. Modugno-Moro che ha evidenziato i valori pedagogici dell’educazione ambientale.
Sono intervenuti il presidente di Ekoclub Provinciale BAT, Bartolo Bonacara, che ha tracciato le linee dell’azione associativa del sodalizio ed il prof. Coppa che ha illustrato un progetto pilota (“Arianna”) consistente nel monitorare la qualità dell’aria grazie ad uno strumento di cui si è dotata la scuola.
Il Presidente Nazionale di Ekoclub International Fabio Massimo Cantarelli si è rivolto ai ragazzi prima che al folto pubblico degli adulti paragonando la fotosintesi clorofilliana alle trasformazioni magiche di Piton Severo della serie di Harry Potter spiegando anche agli alunni (ma anche ai loro genitori presenti) il significato della parola “resilienza” che è uno dei leitmotiv del momento storico attuale.
Conduttrice la prof. Maria Cilli, i lavori si sono protratti durante tutta la mattinata al termine della quale Vito Rizzi ha illustrato un progetto sulla Conoscenza della fauna ed educazione Ambientale” dopodiché si è proceduto alla piantagione di due alberelli: un Carrubo, essenza protetta da una legge regionale pugliese ed un Leccio (Quercus ilex) in quanto Ekoclub International ha scelto l’albero della quercia su tutto il territorio nazionale dal momento che gli alberi del genere Quercus sono diffusi in tutta la Penisola.
Sono stati gli stessi ragazzi che, pala in mano, hanno voluto colmare le buche ove dimorano le due giovani piante.. nell’auspicio -ha ricordato Cantarelli- che, per dirla con il famoso poeta, pugliese d’adozione, Publio Virgilio Marone, carpent tua poma nepotes (raccoglieranno i tuoi frutti le future generazioni, trad. libera, n.d.a.).