Il day after del violento nubifragio che ha colpito l’agro nolano, ha una sola fotografia: i cittadini che si arrangiano alla meglio per ripulire le proprie abitazioni dalle infiltrazioni d’acqua e dai detriti che essa ha portato. Il solito scempio verrebbe da dire, poiché ogni qualvolta scoppia un temporale, Nola viene messa in ginocchio con una facilità francamente imbarazzante. Intorno all’ora di pranzo di ieri, la città era paralizzata e in alcuni punti, come via San Gennaro, Via San Paolo Belsito e Via Polveriera il livello dell’acqua era salito fino ad un metro e, nei pressi dello svincolo autostradale, la circolazione era persino vietata con decine di automobilisti rimasti addirittura impantanati con le loro auto. A Via Saviano, gli abitanti si sono arrangiati con le loro pompe da giardino per evitare che quanta più acqua entrasse nelle loro case “Siamo sempre qui punto e da capo” racconta un abitante del posto “ad ogni temporale viviamo gli stessi drammi e le stesse situazioni, qui noi nella traversa T. Tasso ci diamo una mano un po’ tutti per evitare di farci travolgere”. Come può un temporale creare tanti disagi a questa città? I problemi sono sempre gli stessi: una rete fognaria inadeguata per la città oppure per nulla esistente come a Castel Cicala e a Via Saviano, fa si che la pioggia crei ingenti danni a tutti, i tombini si riempiono dopo pochi minuti ed ecco che Nola diventa una piccola Venezia del Sud. “Anche la scarsa manutenzione dei Regi Lagni contribuisce ad inondare Nola di detriti e spazzatura”, racconta un tecnico. “Paghiamo una tassa apposta per questo tipo di intervento ma, dopo pochi mesi, i Regi Lagni sono punto e daccapo e, ogniqualvolta fanno quattro gocce d’acqua, esondando, portando ogni tipo di schifezze per le strade di Nola”. Spostandosi per i paesi limitrofi, la situazione è stata più o meno la stessa. Chiamate ai Vigili del Fuoco per allagamenti vari ci sono state a Cimitile, a Tufino, a Roccarainola e a Casamarciano. Su quest’ultimo caso vale la pena soffermarsi, poiché ha molto contribuito la scarsa manutenzione. In campagna, ai piedi della collina di Casamarciano, ci sono delle vasche che servono a rallentare l’acqua piovana e i detriti provenienti dal paese di Visciano, costruite dalla Comunità Montana. La scarsa manutenzione di quest’ultime, ha fatto si che la pioggia facesse esondare anche le vasche e la furia dell’acqua ha portato in paese grosse pietre, sradicare alberi di nocciole e allagare tutte le case che sono in collina. Alla base di questi disagi del nolano quindi, ci sono la scarsa manutenzione e superficialità nei provvedimenti a far si che una pioggia metta in ginocchio un’area di centinaia di migliaia di persone. Domani è previsto un nuovo temporale, e la gente è già pronta a svuotare d’acqua le loro cantine e pianerottoli con scope e ramazze fra l’indifferenza delle istituzioni. Daniele Addeo