Il patrimonio culturale immateriale dell’umanità Unesco come i beni materiali. La dieta mediterranea come il centro storico di Napoli. I Gigli di Nola, la Macchina di Santa Rosa, la Varia di Palmi Calabro ed i Candelieri di Sassari come le Dolomiti. La commissione Cultura della Camera dei Deputati approverà, in sede legislativa, la proposta di legge sulle “Modifiche alla legge 20 febbraio 2006, n. 77, concernenti la tutela e la valorizzazione del patrimonio culturale immateriale”. Domani il definitivo via libera ad un provvedimento che punta ad assegnare pari dignità e risorse ai beni immateriali patrimonio dell’umanità Unesco, equiparandoli ai beni materiali. Un provvedimento che é stato caratterizzato da una ampia convergenza di intenti tra le forze politiche.
Centrato l’obiettivo di dare cittadinanza ai 6 elementi insigniti del prestigioso sigillo dell’Unesco come l’Opera dei Pupi, il Canto a Tenore dei pastori sardi, l’Arte del violino a Cremona, la Dieta mediterranea, la Rete delle città delle macchine a spalla, con Viterbo, Nola, Sassari e Palmi Calabro, la Vite ad alberello di Pantelleria, e a quelli che lo saranno nei prossimi anni, a cominciare dall’arte della pizza, unica candidatura italiana del 2016 per l’iscrizione nella lista rappresentativa dei beni culturali immateriali. I dettagli dell’iniziativa saranno illustrati alle 16 di domani 4 maggio 2016 nella sala stampa della Camera dei deputati. Interverranno i deputati Paolo Russo ed Alessandro Mazzoli, primi firmatari delle proposte di legge poi confluite nel testo unificato che sarà licenziato mercoledì, la relatrice del provvedimento Giulia Narduolo e la presidente della Commissione Cultura della Camera, Flavia Piccoli Nardelli.