Uno spazzino per ogni quartiere. Il progetto, unico nell’area nolana, nasce a Casamarciano dove ciascun rione del paese avrà un suo netturbino “di zona”. Sono infatti quattro i nuovi addetti alla raccolta rifiuti che si aggiungono agli operatori ecologici comunali e che hanno il compito di occuparsi del decoro e della pulizia del Rione Gescal, della frazione Schiava, di località Quaranta Moggi e del centro storico. Un’ iniziativa resa possibile dal Servizio civico attraverso il quale l’ente può disporre di dipendenti a tempo determinato da impiegare per l’ambiente, il trasporto scolastico, l’assistenza sociale. I quattro netturbini sono stati selezionati tra cittadini residenti ed hanno dai 18 ai 60 anni. Tra di loro c’è anche un giovanissimo “neo-spazzino” che ha scelto di contribuire alla pulizia del suo Comune nel tempo libero dagli impegni scolastici. Il nuovo addetto, infatti, di mattina frequenta l’ultimo anno delle Scuole superiori e di pomeriggio dedica due ore di lavoro ai quartieri che gli sono stati affidati prima di tornare a casa per fare i compiti. Con il nuovo servizio affidato ai netturbini rionali gli obiettivi dell’amministrazione sono l’incremento della differenziata ed il mantenimento costante del decoro di tutte le strade. I dipendenti infatti si occuperanno dello spazzamento e della raccolta porta a porta effettuati con i mezzi più disparati, tra cui una bici “attrezzata”, ma saranno anche punto di riferimento per eventuali segnalazioni dei cittadini. Si trasformeranno così in “sentinelle” che potranno anche segnalare eventuali emergenze e zone sensibili ai responsabili di Settore. “La pulizia- spiega il sindaco Andrea Manzi- è il biglietto da visita che mostriamo a chi arriva nel nostro paese. Per questo, dopo avere ottenuto finanziamenti per l’isola ecologica e l’acquisto di attrezzature continuiamo sulla strada dell’ambiente. Andiamo incontro così alle richieste dei nostri concittadini che chiedono sempre più impegno per il decoro del centro e delle frazioni. Un impegno che ci vede in prima fila”.