Una cimice nell’ufficio del sindaco Vincenzo Catapano. La notizia ha creato non poca apprensione all’interno della casa comunale di San Giuseppe Vesuviano dove, quotidianamente, si muovono centinaia di persone tra funzionari, dipendenti e visitatori occasionali. Un esercito di persone, ora, in ansia, in attesa di conoscere chi abbia potuto installare il tecnologico aggeggio capace di carpire voci e conversazioni di ogni genere. Potrebbe trattarsi anche di una microcamera, anche se la circostanza non è stata confermata dalle fonti ufficiali.
La cimice è stata ritrovata all’interno di una lampada di emergenza nei pressi della scrivania del sindaco. Il primo cittadino si sarebbe insospettito dell’insolita forma della lampada stranamente fissata alla parete. Erano evidenti inoltre macchie sulla superficie di plastica che lasciavano intendere una sicura manomissione della stessa.
La domanda che ormai tutti si pongono è come si sia riusciti ad accedere in un punto così sorvegliato della struttura e monitorato da diverse telecamere. Un ufficio tra l’altro chiuso a chiave in assenza del primo cittadino. Domande alle quali dovranno dare una risposta gli inquirenti chiamati dallo stesso Catapano a verificare l’accaduto dopo la denuncia effettuata nella giornata di sabato. Sulla vicenda indagano la squadra anticrimine e la Digos.
Un giallo dunque, ma anche una spy stori che mette in apprensione sia i politici, sia i dipendenti comunali, ma anche gli occasionali cittadini magari recatisi dal sindaco per chiedere la risoluzione di normali problematiche presenti sul territorio.