Ai blocchi di partenza per la corsa alla guida dell’amministrazione comunale commissariata, Jossasi aggiunge a Vincenzo Esposito, sostenuto da parte della coalizione di centro-sinistra che si era formata a fine luglio a trazione Pd, ma disunito dopo la vicenda dell’arresta dell’ex-sindaco, Carpino. In campo, Saverio Lo Sapio, sostenuto dallo schieramento civico Oxigeno, e Maurizio Sena, candidato-sindaco del Movimento 5 Stelle, che da un mese ha reso pubblica la lista dei candidati e delle candidate per 24 seggi consiliari del palazzo di città.
di Gianni Amodeo
Il prospetto con cui si annuncia la campagna elettorale, per acquisire la guida dell’amministrazione comunale con il voto dell’ election days del 20 e 21 settembre può considerarsi completato e definito in tutte le sue parti, con il tocco conclusivo della sottoscrizione dell’accordo raggiunto dalle delegazioni del Partito democratico e delle liste “civiche” di varia estrazione e trasversali ai partiti e gruppi politici cittadini con matrice di centro–destra e di centro “popolare”; un’intesa raggiunta nel tardo pomeriggio di ieri, mentre nell’odierna giornata e domani, fino alle ore 12,00 saranno aperti gli Uffici comunali per la registrazione in protocollo degli atti e documenti delle liste e della candidature che animeranno l’appuntamento elettorale.
Sotto le insegne del progetto messo a punto ieri, i dem saranno presenti con il proprio simbolo partitico, mentre le formazioni “civiche“ adotteranno motti identificativi distinti e diversificati; e sono formazioni che si rapportano sia al centro–destra “tradizionale”, soprattutto a Forza Italia, che in città esprime il parlamentare nazionale, Paolo Russo, con la striscia di sei legislature consecutive nella Camera dei deputati ed Ermanno Russo consigliere regionale ed ex–assessore nella Giunta-Caldoro, che pure vanta dal 1990 l’esercizio di sei mandati elettorali in continuità, sia al “moderatismo centrista”, espresso dall’ex-sindaco e consigliere regionale del Partito popolare, l’on.le Sebastiano Sorrentino, che, un mese fa, con la Lettera aperta indirizzata alla città, aveva la propria disponibilità per la candidatura in una coalizione aperta e plurale negli orientamenti politici, in grado di porsi al servizio di Marigliano e dell’amministrazione comunale, sotto gestione commissariale prefettizia per le note vicende di luglio, un mese fa appunto.
E’ una compagine, che per la candidatura a sindaco, propone l’avvocato Giuseppe Jossa, consigliere della Città metropolitana di Napoli e capo-gruppo dei dem nell’assemblea di Santa Maria La Nova; una compagine, che è l’imprevisto esito terminale di un complesso e travagliato processo che ha attraversato soprattutto il Partito democratico cittadino, dopo l’arresto dell’ex-sindaco Antonio Carpino. Un processo, da cui è scaturita la dissociazione di una parte della coalizione di centro–sinistra, a guida – dem, già pronta e formalizzata con tutti crismi dell’ufficialità proprio a luglio per il varo del Carpino–bis. E’ la parte, che propone per la candidatura a sindaco l’ingegnere Vincenzo Esposito; una coalizione, a sua volta, civica che rivendica la propria collocazione nell’alveo del “civismo” e del centro–sinistra, a cui appena tre giorni fa ha aderito Progetto sociale, rinunciando alla presentazione del proprio candidato-sindaco, Francesco Esposito Alaia, com’era stato annunciato due settimane or sono.
Jossa ed Esposito si propongono alla guida di due coalizioni che si presentano strutturate e ben radicate nella realtà cittadina, fortemente scossa e segnata dalle vicende che hanno interessato l’ Ente di piazza Umberto primo, con grave danno d’immagine della città, in ordine alle collusioni tra la politica e gli interessi della camorra territoriale; collusioni, sulle quali è chiamata a pronunciarsi la magistratura, in sede di processo. E’ una contrapposizione, in cui c’è tanta parte della storia politica ed amministrativa della città degli ultimi tempi. Sono due coalizioni- e gli stessi Jossa ed Esposito, consiglieri dem hanno fatto parte della maggioranza di centro-sinistra– che,nella sostanza, riproducono l’assetto del civico consesso del pregresso quinquennio; un fac–simile … dimezzato, in cui figura la sorprendente e corposa variante, per la quale quella ch’è stata la combattiva e tenace minoranza ed opposizione di centro–destra, rappresentata da Forza Italia e Udc, coesiste e partecipa di una compagine, di cui è polo catalizzatore proprio quel Pd, di cui ha contestato fortemente la guida amministrativa, espressa da Carpino, specie per la pianificazione urbanistica, nei trascorsi ultimi cinque anni. E gli interventi sviluppati in aula consiliare nel 2017 e nel 2019 dal capo-gruppo degli “azzurri”, l’architetto Filomena Iovine, in ordine alle proposte e agli obiettivi definiti dall’Ufficio di piano per la redazione del Puc sostenuto dalla maggioranza di centro-sinistra, non sono … acqua fresca e fanno parte integrante della storia politica e amministrativa della città.
Sono elementi che, certamente, fanno da cartina di tornasole e di riferimento basilare,per fare la caratura e verificare in trasparenza con quali capacità di progettualità e di affidabilità, segnatamente per la qualità delle candidature, le due coalizioni si proporranno al giudizio dell’elettorato. Una partita che investe il futuro di Marigliano e delle sue generazioni giovani, nella quale giocherà un proprio ruolo di stimolo e pungolo, la lista Oxigeno, espressione delle politiche di alternativa per l’ambiente, il territorio e la salute, che propone Saverio Lo Sapio per la candidatura a sindaco. Un quadro in cui si inserisce, la lista del Movimento 5 Stelle, con 17 candidati-consiglieri, già resa pubblica, puntando su Maurizio Sena quale “primo cittadino”. Una presenza, quella dei pentastellati, che a Marigliano non ha prodotto alcuna intesa con il Pd, com’è avvenuto, invece, nella vicina Pomigliano d’Arco. Salvo novità dell’ultima ora….