Sono state promosse ed organizzate dalla benemerita Fondazione “Bruno Kessler” e dal Dipartimento delle Facoltà di Lettere e Filosofia dell’Università di Trento, le due giornate di studi, al cui centro sono le opere ed il pensiero di Giordano Bruno. Un Simposio – inteso nel più ampio senso ideale e metaforico- di cultura e conoscenza, del cui nutrimento non può né deve essere privata la mente umana, altrimenti destinata alla schiavitù dell’ignobile e miseranda grettezza. Filo tematico del Simposio, sarà “L’infinito di Bruno tra caccia filosofica e riforma religiosa: cosmologia, antropologia, etica, magia”. Come a dire, l’ampio spettro della speculazione, con cui si identifica la “Filosofia nolana”, incubatrice della modernità e del libero pensiero, sarà proposto e ri-percorso alla luce delle interpretazioni e delle analisi più aggiornate, elaborate da docenti universitari, autori e pensatori, che proprio alle visioni bruniane hanno dedicato – e dedicano- un’intensa attività di divulgazione e di ricerca. Una scelta non affatto casuale, quella del Simposio su Bruno, a Trento, in coincidenza con il 450.mo anniversario della chiusura del Concilio, che proprio nella città tridentina, segnò le direttrici della Riforma cattolica, meglio nota come Contro-riforma, con cui la Chiesa di Roma “rispose” alle istanze del pensiero di Martin Lutero, matrice del protestantesimo. Ed il Tribunale dell’Inquisizione costituì l’articolazione diretta del rigorismo dogmatico della Chiesa cattolica; quel rigorismo, che generò il processo contro il Nolano ed il rogo di Campo de’ Fiori, su cui fu immolato il 17 febbraio del 1600. Nell’ambito delle due giornate di studi del 6 e 7 novembre, l’assessore alla cultura dell’Ente di piazza Duomo, l’architetto Cinzia Trinchese, e il professore Aniello Montano, dell’Università di Salerno e presidente della Fondazione cittadina, intitolata al teorico degli infiniti mondi, presenteranno il Certame internazionale bruniano, in agenda ad aprile prossimo. La manifestazione-concorso, che si svolge annualmente in città, rappresenta un evento di spiccato valore sociale e culturale, nella cui organizzazione sono coinvolte le istituzioni del territorio, oltre che la Fondazione. Il Certame, il cui bando sarà diffuso proprio a Trento, è aperto alla partecipazione degli studenti degli Istituti scolastici superiori e delle Università della Comunità europea. Tre giornate di appuntamenti con convegni e visite guidate ai siti che caratterizzano il patrimonio storico-culturale ed artistico-archeologico della Campania,e l’intermezzo della prova concorsuale, calibrata sul saggio, con cui i partecipanti saranno chiamati ad analizzar e a rendere attuale il brano di un’opera di Giordano Bruno. E la dotazione dei premi, anche se non ancora resa ufficiale, non dovrebbe discostarsi dai sei mila euro dell’edizione del 2012. E se a Trento nella prossima settimana, , protagonista sarà il Nolano di “nulla accademia”, a Velia, in cui 2500 anni fa è fiorita la Scuola di Parmenidedi ed uno dei cuori pulsanti della civiltà dell’antica Magna Grecia, è calato il sipario sulla nona edizione del “Festival della Filosofia”, che ha assunto, quest’anno, anche la dimensione itinerante, facendo tappa in Puglia. Un teatro davvero speciale nel rinnovarsi delle suggestioni, quello del Cilento per il Festival, ideato e organizzato al meglio dalla professoressa Giuseppina Russo, che presiede l’evento, con la valida collaborazione della professoressa Iriana Marini. Tema del Festival, il socratico imperativo etico e civile “Conosci te stesso “, affidato ad un singolare quanto originale gioco di carte e con modalità speciali nella partecipazione coinvolgente di tanti giovani provenienti da tutte le scuole d’Italia. Un’esperienza didattica e culturale multidimensionale, fortemente innovativa per la scuola che può e …dovrebbe essere, all’insegna delle registrazioni di workshop, dalla pittura allo yoga, dal tai–chi alla fotografia. Un’agenda fitta di stimolanti opportunità ed inframmezzata da tante “passeggiate” lungo gli itinerari di Velia ed ideali incontri filosofici con Pascal, Cartesio e Baldassarre Castiglione. Regista impeccabile e spigliato della splendida manifestazione, Vincenzo Maria Saggese. Di alto profilo comunicativo e di solida padronanza delle tematiche focalizzate, sono state le guide del Festival, docenti universitari e di scuola media superiore, come Andrea Lucisano, Annalisa Di Nuzzo, Salvatore Ferrara e quel…giovane novantenne, qual è Aldo Masullo, inesauribile dispensatore di grani di sapere e dubbi per suscitare interessi di studio, ampliando gli orizzonti della conoscenza. E sul significato simbolico di Velia, location del Festival, ecco la riflessione che consegna il docente emerito dell’Ateneo federiciano. “ E’ la testimonianza del proficuo e ben riuscito innesto tra il sapere degli antichi greci e la curiosità prettamente italica. Anzi direi addirittura che questa curiosità, questo voler sapere di più è del Sud Italia. Siamo noi- chiarisce Masullo– che amiamo fare domande. I greci, invece, a differenza di quanto comunemente si pensa, amavano dare risposte pratiche”. C’è già il buon il lievito, che fa dal viatico alla decima edizione del Festival della Filosofia della Magna Grecia con il cantiere già in fase di allestimento.