Nel corso dell’ultimo consiglio comunale sono state stabilite le aliquote per Tari e Tasi. Per quanto concerne la Tari (Tassa rifiuti) in attesa del Piano Economico Finanziario (PEF), cioè dei costi del servizio per la raccolta e lo smaltimento, resterà invariata rispetto al 2013. Per l’anno 2014 si pagherà un primo acconto entro il 16 ottobre, un secondo acconto entro il 16 dicembre ed il saldo (con l’approvazione del PEF) a febbraio 2015.
Per quanto concerne la Tasi l’amministrazione ha scelto di applicare aliquote progressive in base all’ammontare delle rendite catastali. Per le abitazioni principali ed assimilate diverse da quelle in A1, A8, A9 e relative da € 0 ad € 600 (di rendita catastale) il 2,5 per mille; da € 601 a € 1.000,00 (di rendita catastale) il 2,9 per mille; oltre € 1.000,00 il 3,3 per mille; per tali abitazioni c’è una detrazione di € 200,00.
Per le abitazioni principali classificate in A1, A8, A9 e relative pertinenze aliquota del 3,3 per mille; abitazioni locate con contratto di locazione regolarmente registrato aliquota del 2,8 per mille, per questa tipologia senza detrazioni di € 200,00.
“Abbiamo cercato di non aumentare eccessivamente la pressione fiscale – afferma l’assessore al bilancio Antonio Russo – Per la Tasi (la nuova tassa) posso assicurare che con le detrazioni le abitazioni con le rendite catastali fino ad € 500,00 non pagheranno un euro. I cittadini possono stare tranquilli, riceveranno a casa i bollettini con le somme da pagare. Abbiamo infatti dato incarico all’Agenzia Locale di Sviluppo, società di supporto, e all’ufficio ragioneria del comune di provvedere alla compilazione ed invio dei bollettini”.
“Riteniamo che il carico fiscale per le famiglie sia eccessivamente oneroso – afferma invece il consigliere Carmela Scala dell’Udc – una situazione di questo tipo spinge alla disperazione se non addirittura all’evasione per necessità materiale. Alcuni comuni la Tasi che va aggravare il peso fiscale sulla prima casa è stata anche azzerata. Inoltre gli indici delle rendite catastali, visto che non sono aggiornati, non fotografano la vera realtà. Sarebbe stato più equo che i calcoli venissero fatti sul reddito”. Il capo relativo alle aliquote Imu è stato rinviato.