Il neo assessore al Traffico e Polizia municipale, Vincenzo Napolitano incontra la stampa nel suo ufficio di via Fonseca. Napolitano, di fresca nomina, dopo le dimissioni di Erasmo Caccavale, spiega il suo non facile compito in un incarico le cui problematiche sul aspetto sono sotto gli occhi di tutti. Il neo assessore ha voluto rilevare che l’organico di caschi bianchi in città è di 32 unità. Innanzitutto si evidenzia che i vertici, comandante e vice, dopo il pensionamento non sono stati ancora rimpiazzati a causa delle norme nazionali di spending review. Due le macchine in dotazione per un territorio vasto più le frazioni di Polvica e Piazzolla. Napolitano rileva che i vigili hanno anche il delicato compito di notifica di atti delle procure e tribunali e ovviamente i verbali per violazione del codice della strada. Un organico non sufficiente per un territorio come Nola. Napolitano ha chiarito che in questo breve tempo nell’incarico affidatogli dal sindaco Biancardi, intende incontrare le associazioni e ragionare sul Piano traffico. Uno strumento, fin dall’inizio della sua funzione è stato oggetto di critiche e richieste di revisione. Disciplinare gli spazi per le affissioni, specie nell’imminente campagna elettorale e sicurezza nelle strade, altro tema sensibile per i cittadini.
Napolitano è reduce da una travagliata fase politica: “Le mie idee erano e rimangono quelle dalla mia militanza nei Verdi”, dice l’assessore. Si all’acqua pubblica e no a discariche e siti inquinanti. Napolitano si definisce un politico al “servizio” della sua città. È fiducioso, anche come candidato indipendente per il Biancardi-bis. Ultimamente ha fatto parte di Ncd e iscritto al M5S poi autosospesosi dopo l’incarico assessoriale.