NOLA. LICEO “ALBERTINI”, IL SUOLO E’ PROPRIETA’ DEL COMUNE DOPO 20 ANNI DI CONTENZIOSO

NOLA. LICEO “ALBERTINI”,  IL SUOLO E’  PROPRIETA’ DEL COMUNE DOPO 20 ANNI DI CONTENZIOSO

NOLA. LICEO “ALBERTINI”,  IL SUOLO E’  PROPRIETA’ DEL COMUNE DOPO 20 ANNI DI CONTENZIOSO341 mila  euro circa, con l’aggiunta di spese legali e processuali. E’ l’impegno di spesa, che deve adempiere  l’Ente di piazza Duomo,  con conseguente acquisizione- nel proprio patrimonio indisponibile- del suolo di proprietà privata, utilizzato per la costruzione dell’edificio, originariamente destinato al primo circolo della scuola primaria, comprensivo di 19 aule, ma  che,  fin dall’inaugurazione, avvenuta nella seconda metà degli anni ’90,  “ospita”  il Liceo polispecialistico “Girolamo Albertini”, già inserito nel patrimonio comunale. Una  struttura ben funzionale, con assetto architettonico rispettoso dei criteri   dell’edilizia scolastica moderna ed inserita in un contesto interessato negli ultimi anni da una significativa espansione urbanistica ed edilizia, tanto che vi è anche prevista l’attivazione di una stazione della Circumvesuviana, nell’ambito del progetto di “ ri-funzionalizzazione” con interramento dell’attuale stazione della Circumvesuviana e riqualificazione urbana con parco e piste ciclabili  dell’intera area, in virtù del finanziamento stanziato dal Cipe, quattro anni fa.   A stabilire l’entità dell’impegno di spesa inderogabile, è  il deliberato del commissario ad acta, l’ingegnere Giuseppe Cinque, con nomina decretata  dal Tar della Campania, assistito dal segretario generale dell’amministrazione della città bruniana,  il dottor Gaetano Montazzoli. Ne fruiranno i proprietari dell’area interessata, in località Feudo, per una superficie di 837 mila metri quadri. La somma  da versare costituisce il corrispettivo degli indennizzi per danno patrimoniale, mancato utilizzo del bene e danno non  patrimoniale, tenendo presente che, con il supporto di tutti i criteri e parametri normativi da applicare,  il valore di mercato attuale dell’area espropriata è stato stimato, nell’ordine di 180 euro al metro quadro. A convalida della regolarità tecnica e della regolarità contabile  della procedura seguita per il deliberato, sono i pareri favorevoli sottoscritti dal dirigente del settore dei lavori pubblici, l’ingegnere Gaetano Oliva e del dottor Gianluigi Marotta.   Si chiude così la vertenza, che ha preso le mosse nel giugno del 1990, allorché  fu eseguito il decreto d’occupazione d’urgenza dell’area, firmato dal sindaco protempore, propedeutica alla procedura espropriativa, per realizzare l’edificio scolastico. Una decisione, adottata per poter accedere ai finanziamenti, previsti dalla legge-Falcucci,  mirata a migliorare, potenziare e ad ampliare il patrimonio d’edilizia scolastica. Un’opportunità, utilizzata efficacemente da tante amministrazioni comunali.