Un percorso professionalizzante che – condotto in parallelo alla formazione scolastica, attraverso la formula della cosiddetta “alternanza scuola-lavoro” od altre affini – consenta ai ragazzi di focalizzare in concreto abilità ed attitudini,misurarsi con il mondo reale, progettare il futuro: una scommessa sulla quale da svariati anni la scuola media superiore ha investito in Italia. E che adesso, a Nola,rappresenta un’opportunità formidabile anche per ragazzi speciali, ovvero studenti diversamente abili: per l’esattezza, i 12 studenti portatori di handicap coinvolti nel “Progetto COME(TE)” partito il 13 novembre scorso. Un Progetto che è frutto di una bellissima collaborazione tra un imprenditore lungimirante come Domenico Minieri (che ha accolto i ragazzi dell’Istituto Professionale Alberghiero di Ottaviano nella struttura dell’Hotel Pamaran di Nola di sua proprietà) e di un’Associazione di promozione sociale da sempre attiva sui temi della inclusione e della lotta alla emarginazioni, come “Il Cielo
di Sara”. Per sperimentare insieme nuovi modelli di integrazione. E colmare anche un vuoto delle istituzioni.
Un percorso a tappe, le prime 60 ore a scuola e le successive 120 ore in Hotel: fasi diverse che vedranno fianco a fianco l’Alberghiero, l’Associazione (che del Progetto è il soggetto proponente), “4matica” (soggetto attuatore) e il soggetto ospitante, ovvero la struttura ricettiva guidata da Minieri. In prima battuta – anche con il supporto indispensabile della famiglia – si tratterà di analizzare la situazione individuale di ciascun ragazzo, per verificarne capacità, potenzialità, conoscenze, abilità motorie ed operative concrete, modi di relazionarsi “in situazione”. Si passa poi (secondo step) alla fase dell’orientamento, particolarmente delicata dato che porterà alla scelta delle mansioni che il ragazzo ricoprirà all’interno della struttura
complessa dell’albergo. Scatta, a questo punto, una successiva professionalizzazione generica: fase in cui è necessario che la scuola, in particolare, incentri il proprio lavoro intorno ad obiettivi formativi che possano concretamente permettere all’allievo di individuare la propria migliore collocazione all’interno della struttura. Infine, un’ultima fase di professionalizzazione specifica, per individuare – appunto – il ruolo che ciascuno dei ragazzi coinvolti nel Progetto potrà avere all’interno di questo o
quel comparto dell’Hotel Pamaran.
Per i ragazzi disabili che a Nola sono stati coinvolti nel “Progetto COME(TE)”, è sicuramente iniziata in questi giorni un’avventura che vale doppio, quali che ne potranno mai essere gli eventuali risvolti occupazionali. Loro avranno imparato a conoscere meglio se stessi, in vista di scelte che non sono mai facili per nessuno, nemmeno per i coetanei più
fortunati. E noi tutti – grazie ad un’eccellenza del territorio che ha messo a disposizione il proprio successo d’impresa per dare una mano a chi ne ha più bisogno – saremo diventati più consapevoli di quanto chiunque può fare per il bene comune, al di
là delle proprie difficoltà di partenza.