Nola: Giacomo Stefanile, dirigente e funzionario al Comune di Nola ottiene il reintegro di Responsabile Beni Culturali e Politiche Sociali dell’Ente Bruniano. Il Giudice del Lavoro gli da ragione e condanna il sindaco Geremia Biancardi a tornare sui suoi passi per le spettanze contrattuali più spese di giudizio e di immagine. Il sindaco, in scadenza di mandato, viene condannato ad una spesa complessiva di circa 30,000 euro. Una vicenda che parte nel maggio 2012 con il rimpasto di giunta, uno dei tanti in questa consiliatura. L’assessore esterno Maria Grazia De Lucia Serpico è sostituito dall’architetto Cinzia Trinchese, eletta nelle file Pdl e Arcangelo Annunziata, anche lui esterno alle Politiche Sociali viene “sacrificato” e al suo posto va il capogruppo dello stesso Pdl, Michele Cutolo. E con queste nuove nomine scatterebbe “l’epurazione” di Stefanile a dirigente dei rispettivi settori, e al suo posto viene nominato Felice Maggio, ex Udc poi passato al Pdl. Da qualche giorno, seguendo il figlio Francesco, consigliere comunale di maggioranza, ha aderito al Nuovo Centrodestra Nolano. Stefanile sostiene che la sua ingiusta rimozione è legata “a questioni politiche parlando di ‘vendetta’ da parte del sindaco Forzista. Il reintegro dovrebbe essere subito esecutivo mentre si attendono le reazioni del Primo Cittadino che è già impegnato in una tesissima campagna elettorale e competitori più che agguerriti come Arturo Cutolo, Franco Ambrosio, Paolino Santaniello e il candidato sindaco del centrosinistra che verrà scelto canale primarie del 9 marzo. (Nicola Valeri)