Secondo consiglio comunale a Nola dopo il Biancardi bis. La seduta convocata dal neo presidente del consiglio, Rino Barone, è per stamattina alle 9,30. Diversi ed importanti i punti all’ordine del giorno. Tra questi spicca l’approvazione del consuntivo per l’anno 2013. Si tratta di un provvedimento inderogabile visto che già vi è una diffida del Prefetto: i termini infatti sono scaduti nel periodo di campagna elettorale.
Nel corso della conferenza del capigruppo svoltasi martedì mattina le forze politiche hanno preso visione della bozza del consuntivo e del parere dei revisori dei conti. Per il bilancio 2014 ci sarà tempo fino al 30 settembre, nuovo termine fissato dal governo.
La seduta di consiglio sarà anche l’occasione pubblica per presentare l’esecutivo guidato dal sindaco Geremia Biancardi.
Come annunciato si tratta di una giunta per metà politica e per metà tecnica. Tre i consiglieri che rassegnano le proprie dimissioni per entrare nel governo cittadino. Si tratta di Enzo De Lucia che assume la carica di vicesindaco con delega ai Lavori pubblici e all’edilizia scolastica. A lasciare l’assise è anche Cinzia Trinchese che sarà riconfermata ai Beni culturali, con aggiunta della Pubblica istruzione, e dell’arredo urbano. A rassegnare le dimissione è anche la neo – eletta Carmela De Stefano che ha assunto la carica da assessore alle attività produttive, sport, pari opportunità e politiche giovanili. I consiglieri saranno surrogati rispettivamente dai primi tre non eletti: Pasquale Petillo, Ines Miccio e Maria Esposito.
Per completare la composizione degli altri organi consiliari, l’assise nominerà le commissioni consiliari, in particolare i presidenti, i vicepresidenti, ed i componenti.
Torna poi in consiglio comunale un’ altra importante questione, quella della riapposizione dei vincoli al Piano regolatore, scaduti nel 2000.
In particolare, attualmente, lo strumento urbanistico in uso, manca di zone specifiche destinate ad aree produttive.
Si è trattato di un iter né breve né semplice che ha richiesto grande impegno affinché il piano regolatore torni a prevedere delle specifiche aree attrezzate dove allocare le piccole attività produttive presenti sul territorio. L’obiettivo è quello di aprirsi ai privati dando loro la possibilità di consorziarsi per la costituzione dell’area Pip, in modo tale da ridurre quanto più e possibile, l’esposizione economica del comune.
Per il perfezionamento della procedura però è necessario superare un ultimo ostacolo di natura squisitamente tecnica che si spera possa essere risolto nel corso della seduta di domani. In particolare si tratta di eliminare alcune incongruenze di carattere tecnico palesatesi tra le tavole cartografiche di scala 1:2000 e quelle in scala 1:5000.