Pomigliano d’Arco: «Viviamo una contemporaneità in cui tutte le povertà sono in aumento, e quella culturale, quasi sempre sottovalutata dai più, è una di queste». Nasce da questa consapevolezza la proposta di rendere il Comune di Pomigliano d’Arco uno dei partecipanti al progetto di Affido Culturale dell’impresa sociale Con I bambini. La proposta sarà portata in Commissione Cultura giovedì 26 gennaio dal consigliere comunale, capogruppo di Rinascita, Antonio Avilio. «Si tratta – spiega – di un progetto che mira a rendere fruibili per giovanissimi in condizioni di povertà culturale luoghi fisici o esperienze formative che altrimenti sarebbero precluse, attraverso la tecnica dell’affido. In pratica la famiglia affidataria si impegna a vivere esperienze culturali con il minore che gli viene affidato e, preferibilmente, anche con almeno un componente della sua famiglia d’origine. In cambio riceve biglietti gratuiti per l’accesso a luoghi culturali, buoni carburante per raggiungerli e altre forme di beneficio che possono essere ogni volta messi a disposizione».
La novità di questa impostazione consiste nel mettere al centro la famiglia, come succede già con gli affidi familiari; quindi, limando meccanismi di divisione sociale che possono generare nei beneficiari sentimenti di esclusione e discriminazione, come, ad esempio, visite guidate organizzate ad hoc destinate solo a ragazzi in difficoltà economica, o semplici gite scolastiche, che vengono percepite dai ragazzi come doveri e non attività divertenti ed appassionanti. In questo modo anche le famiglie che decidono di partecipare al progetto traggono giovamento dal rapporto con i ragazzi che gli vengono affidati.
L’esperienza di Affido Culturale è già stata sperimentata con successo a Napoli, Roma, Modena e Bari ed ha ottenuto diverse forme di finanziamento, tra cui la vittoria di un bando di accesso al “Fondo per il Contrasto della Povertà Educativa Minorile”. «Affido Culturale propone di mobilitare, contro la povertà educativa, – si legge sul sito ufficiale del progetto – delle “famiglie risorsa”, valorizzando l’esperienza dell’affido familiare, ma declinandola sullo specifico della fruizione di prodotti e servizi culturali. L’idea di fondo è molto semplice. Un genitore, che abitualmente porta i suoi figli al cinema, a teatro, al museo o in libreria, ci porta anche un bambino – eventualmente con un membro della famiglia di quest’ultimo – che in questi luoghi non ci entrerebbe per differenti cause».
«Vorremmo avviare – specifica il consigliere Avilio – un percorso per inserire anche Pomigliano in questo meccanismo virtuoso. Sicuramente il nostro territorio non è paragonabile a Napoli o Roma per la presenza di luoghi culturali, ma ciò non esclude la possibilità di aderire a convenzioni già esistenti con le città che hanno aderito al progetto. Napoli, ad esempio dispone di circa 50 possibili attività da poter scegliere, tra musei, cinema, teatri e laboratori didattici. Inoltre, è possibile costruire nuove esperienze culturali alternative che possano arricchire il nostro territorio. Perché sicuramente la visita di un museo o di un luogo di cultura è altamente formativo, come la visione di uno spettacolo teatrale e cinematografico, ma può esserlo anche un tour in bicicletta, la partecipazione ad un laboratorio di lettura interattivo, o l’esperienza in una fattoria didattica. La cultura ha proprio questo di meraviglioso: non ha limiti spaziali o temporali. Si tratta di un vero e proprio Patto Educativo, a cui noi di Rinascita vogliamo assolutamente aderire insieme alle istituzioni della nostra città».