“La fotografia scattata da Svimez mostra un Paese diviso in due e non egualitario dove il Mezzogiorno soffre ed è sempre più penalizzato”. Con queste parole il deputato Pd Massimiliano Manfredi dal suo blog www.massimilianomanfredi.it ha commentato i dati del rapporto Svimez diffusi oggi. “Necessario un cambio di rotta immediato per invertire una situazione dove in cinque anni il numero di famiglie povere al Sud – già alto- è più che raddoppiato, dove si concentra l’80% delle perdite di posti di lavoro dell’intero Paese, si parte sempre di più e si fanno sempre meno figli”. “Al forte divario tra Nord e Sud dobbiamo rispondere – ha continuato Manfredi – con i fatti, con investimenti su ricerca e innovazione settori in cui il Sud ha potenzialità di primo livello e importanti possibilità di espansione. Da qui deve ripartire la ripresa che al Nord c’è stata e nel Mezzogiorno no. Il divario di Pil pro capite è tornato ai livelli di 10 anni fa e questo non è più accettabile”.
“In dieci anni, dal 2001 al 2011 sono migrate dal Mezzogiorno verso il Centro-Nord oltre 1 milione e mezzo di persone, di cui 188 mila laureati. In particolare il Mezzogiorno dal 2002 al 2011 ha perso oltre 20mila laureati, dato anche questo inaccettabile, paragonabile a quello del dopoguerra e che chiede un intervento deciso per la ripresa del Sud che corrisponde a quella dell’intero Paese. L’impatto al sud delle positive misure messe in campo dal Governo Renzi (taglio irpef per lavoratori dipendenti, taglio irap e costo energia per le imprese) è ridotto, visto l’alta disoccupazione, rispetto al resto del Paese e per questo hanno bisogno di una misura di accompagnamento attivo al sud. In questa direzione va il lavoro che stiamo facendo con il Governo Renzi in particolare con il sottosegretario Graziano Delrio per la rimodulazione di una parte delle risorse del fondo di coesione nazionale per introdurre in maniera stabile il credito d’imposta su ricerca e innovazione che ha come principale obiettivo la tutela delle nostre eccellenze altamente specializzate e che sarà di forte impatto per il Sud. Una misura che va completata lavorando poi da subito alla disparità di accesso al credito tra le aziende del Nord e quelle del Sud”.