
AVELLINO – Non si nasconde più, Gianluca Festa. L’ex sindaco, oggi consigliere comunale con un seguito ancora solido, vuole rientrare in giunta dalla porta principale: quella del vicesindaco. E a guidare l’operazione, che sa di riconquista politica, c’è una strategia ben precisa che punta dritto al cuore della maggioranza di Laura Nargi. Una “pesca” mirata tra le fila dei consiglieri comunali di “SiAmo Avellino”, gruppo che ufficialmente dovrebbe sostenere la sindaca, ma che negli ultimi giorni sembra sempre più fluido e permeabile alle pressioni dell’ex primo cittadino.
La partita si gioca tutta sul filo dei numeri, e Festa lo sa bene. Ad oggi avrebbe già 16 consiglieri pronti a sostenerlo; gliene manca solo uno per raggiungere la maggioranza qualificata e chiudere virtualmente la partita. In questo clima da resa dei conti, il voto sul bilancio, previsto per giovedì 17 aprile, rischia di trasformarsi in un vero e proprio referendum politico sull’asse Nargi-Festa. Un voto che potrebbe segnare un punto di non ritorno.
La data, peraltro, non è delle più rassicuranti per la sindaca: un giovedì 17 che suona come un avvertimento, scaramantico e politico insieme. Se la Nargi non riuscirà a ricompattare la sua maggioranza, il rischio di ritrovarsi politicamente isolata è più che concreto. A rendere ancora più esplicite le manovre in corso ci ha pensato Danilo Festa, fratello di Gianluca, che con un post sui social ha già parlato apertamente della nomina del fratello a vicesindaco, subordinando il tutto all’esito del voto sul bilancio. Un messaggio chiaro, quasi un ultimatum.
Nel frattempo, tra le voci che corrono in municipio, si dà quasi per certa la “sostituzione” di un assessore per far spazio proprio a Gianluca Festa. Il nome più gettonato per il sacrificio è quello di Scaletti, destinato a diventare l’“agnello pasquale” di un rimpasto che potrebbe cambiare volto alla giunta comunale. Un rimpasto che avrebbe più le sembianze di un ribaltone.
Del resto, la mossa di Festa appare tanto spregiudicata quanto calcolata: sfruttare le crepe interne alla maggioranza, approfittare delle indecisioni e dei malumori, per rientrare in gioco proprio quando sembrava destinato ai margini. Ma in politica – e ad Avellino in particolare – i giochi non finiscono mai davvero.
Resta da vedere se Laura Nargi sarà in grado di resistere a questa offensiva. I prossimi giorni saranno decisivi, non solo per la tenuta del governo cittadino, ma per il futuro stesso della città, che rischia di essere nuovamente trascinata nell’ennesima crisi istituzionale. E questa volta, con Gianluca Festa a tirare le fila, il finale potrebbe essere già scritto.