Il gruppo Camposano in Azione esprime indignazione per il protrarsi della chiusura della Scuola Virgilio di Camposano, preclusa ad alunni e docenti da 10 giorni, a causa di una fuga di gas riscontrata nel tardivo sopralluogo dei tecnici comunali, avvenuto il giorno 02 dicembre scorso, quando andava effettuato a settembre prima dell’inizio delle lezioni, e non a dicembre a ridosso dell’accensione del riscaldamento. Da allora, tramite un’ordinanza del Sindaco, veniva appunto indetta la chiusura dell’edificio a tempo indeterminato, con la messa in sicurezza dell’impianto in attesa della riparazione del guasto. Ma i lavori iniziavano solo mercoledì 06 dicembre e, nonostante le rassicurazioni verbali degli Amministratori comunali circa la ripresa dilunedì 11 dicembre, ad oggi ancora non si conoscono i tempi di riapertura, con alunni, genitori e personale scolastico che brancolano nel buio.
Camposano in Azione aveva proposto da subito il trasferimento delle classi, in parte presso le aule dell’Opera Parrocchiale ed in parte presso i locali del Centro Polifunzionale, per garantire agli alunni la continuità didattica e il diritto allo studio. Ma non c’è stato riscontro in merito.
Poco più di un mese fa si era tenuto un importante incontro presso la sede del gruppo per discutere dei problemi della scuola di Camposano circa la riduzione di iscrizioni e la formulazione di proposte per risollevarla, unitamente a solleciti a recuperare le strutture abbandonate, come la scuola E. de Amicis e quella di Faibano, ma appuriamo che la situazione è addirittura peggiorata, con l’assenza totale di possibilità di frequentare le lezioni per i nostri piccoli concittadini.
A rendere ancora più insopportabile la cosa è l’aperturaodierna dei cancelli della scuola per installare le luminarie sulla facciata della stessa, segno della insensibilità dell’Amministrazione comunale verso una comunità che già deve convivere con incroci pericolosi senza semafori, strade rappezzate, mancanza di vigili urbani, spazi pubblici lasciati all’incuria e alla sporcizia, e che ora è privata anche della fondamentale istruzione pubblica senza sapere quando potrà riaverla.