Centrodestra in stallo in Campania: dopo Caldoro nessun successore alla guida dell’opposizione

Centrodestra in stallo in Campania: dopo Caldoro nessun successore alla guida dell’opposizione

È da febbraio che il centrodestra campano si trova senza un leader riconosciuto all’interno del Consiglio Regionale, dopo l’uscita di scena di Stefano Caldoro. Eppure, da allora, tutto tace. Nessun incontro, nessuna consultazione formale tra le forze della coalizione per individuare un nuovo capogruppo dell’opposizione. La situazione è ferma, quasi congelata, e riflette in maniera evidente le tensioni sotterranee e le rivalità che agitano gli equilibri interni a Fratelli d’Italia, Lega, Forza Italia e Noi Moderati.

La figura del successore, per quanto formale, è tutt’altro che irrilevante. La guida dell’opposizione rappresenta un punto di riferimento non solo nei lavori consiliari, ma anche nel dialogo politico con la maggioranza e con l’esterno. Tuttavia, il timore che la scelta possa riaccendere conflitti tra le anime del centrodestra sembra aver paralizzato ogni tentativo di convergenza.

Caldoro, pur non essendo più consigliere da mesi, figura ancora formalmente come capo dell’opposizione. Una condizione che evidenzia il paradosso di una coalizione che, almeno sul piano istituzionale, non ha ancora saputo o voluto voltare pagina. L’assenza di una voce unitaria rischia di indebolire ulteriormente la posizione del centrodestra, già penalizzata da una visibilità ridotta e da dinamiche interne non risolte.

Al momento, nessuna riunione è in agenda, né ci sono segnali di svolta imminente. La sensazione è che la questione verrà lasciata in sospeso ancora per qualche tempo, nella speranza o forse nell’illusione che una soluzione possa emergere spontaneamente, senza forzature. Ma intanto, nel Consiglio Regionale, l’opposizione resta senza guida.