“I tribunali napoletani necessitano di interventi urgenti sia quanto alla carenza di personale che per il miglioramento delle strutture. Chiederò al ministro della Giustizia Andrea Orlando di destinare parte delle risorse economiche confiscate alla camorra per restituire la dovuta efficienza alle Procure e ai tribunali che operano in territori difficili come quelli del napoletano e del casertano”. La proposta arriva dalla deputata del Pd, componente della Commissione Giustizia, Michela Rostan, in occasione del convegno “Conferenza nazionale sui temi della giustizia in Italia ed in Europa” promosso a Napoli, a Palazzo Alabardieri, da Laboratorio Democratico. “Il Fondo unico giustizia, nel quale confluiscono beni mobili ed immobili sottratti alla criminalità – ha osservato – al 30 giugno 2015 dispone di un miliardo e 517 milioni di euro di somme liquide e di oltre due miliardi di somme non liquide. Risorse alle quali si potrebbe attingere per migliorare la risposta dello Stato in termini di giustizia più veloce ed efficiente”. Salvo Andò, presidente di Laboratorio democratico, nel corso del convegno ha osservato: “Nel tempo, sul tema della riforma della giustizia si e’ esercitato un eccessivo potere di veto da parte di quelle categorie che non si sentivano particolarmente coinvolte. Ora, e’ necessario che la politica sciolga alcuni nodi: su questo tema servono interventi seri”. Per il sottosegretario alla Giustizia Cosimo Maria Ferri “la giustizia e’ uno dei temi dell’agenda politica di questo governo. Stiamo puntando su tecnologia e informatizzazione, e i primi risultati ci dicono che sta diminuendo l’arretrato. Ritengo poi possa dirsi terminata la stagione dei pregiudizi, il guardarsi con sospetto tra politica e magistratura. Occorre fare le riforme e trovare un equilibrio guardando l’obiettivo comune: aiutare il Paese”. “La vera sfida e’ tenere in equilibrio i poteri – ha osservato il capogruppo di S&D al Parlamento europeo, Gianni Pittella – ed evitare la supremazia del potere politico sugli altri poteri. Si e’ sempre generalmente pensato che la riforma della giustizia si dovesse fare per aiutare qualcuno, mentre la riforma della giustizia deve aiutare il cittadino. E l’unico governo che ha avviato un processo riformatore e’ l’esecutivo Renzi”. All’iniziativa napoletana hanno partecipato, tra gli altri, Leonardo Impegno, membro della Commissione attività produttive della Camera, il coordinatore Labdem Campania Emilio di Marzio, il presidente della Camera Penale di Napoli
Attilio Belloni, il presidente dei giovani di Confcommercio Napoli Senofonte Demitry, il presidente dell’Ordine dei dottori commercialisti di Napoli Enzo Moretta, il presidente della sezione Napoli nord dell’Anm Giuseppe Cioffi, il vicepresidente della Scuola superiore dell’Avvocatura Rino Sica, il consigliere dell’Ordine degli avvocati di Napoli Gianfranco Mallardo, il magistrato Antonio Lepre, numerosi esponenti del mondo dell’avvocatura, della magistratura, dell’associazionismo, docenti universitari ed esperti del settore.