Il presidente della Repubblica Giorgio Napolitano ha conferito al segretario del Pd Matteo Renzi l’incarico di formare il nuovo governo. Renzi ha accettato con riserva.
«Ho accettato con riserva, con la responsabilità e il senso dell’importanza e rilevanza della sfida e ho assicurato che metteremo tutto l’impegno in questa difficile situazione», ha detto Renzi. «Nel corso delle prossime ore incontrerò il presidente della Camera e quello del Senato, poi sarò a Firenze e questa sera saremo a Roma. Domani inizieranno le consultazioni formali», ha aggiunto.
«Ci siamo prefissi impegno serio e significativo, Napolitano mi ha rappresentato l’ esito delle sue consultazioni. C’è un impegno di allungamento della prospettiva politica di questa legislatura che si colloca in orizzonte naturale», ha continuato il premier incaricato. «Abbiamo intenzione di lavorare in modo serio sui contenuti, state scrivendo cose complicate sui nomi e sulle mie vicende personali e mi sono venuto a noia da solo. L’attenzione è sui contenuti e l’orizzonte di legislatura necessita di una qualche giorno di tempo», ha sottolineato ancora Renzi.
«Entro il mese di febbraio compiremo un lavoro urgente sulle riforme della legge elettorale e istituzionali, subito dopo immediatamente nel mese di marzo la riforma del lavoro, in aprile la pubblica amministrazione e in maggio il fisco», ha assicurato ancora Renzi.
«Al presidente e alle forze politiche e tutte le persone gli italiani che stanno assistendo a questa crisi di governo» assicuro che «metterò tutto il coraggio l’energia di cui sono capace» e «partirò dall’emergenza del lavoro», ha detto ancora Renzi. «È fondamentale che le forze politiche di maggioranza per quanto riguarda il programma di governo e tutte le forze dell’arco costituzionale per quanto riguarda le riforme siano ben consapevoli dei prossimi passaggi», ha proseguito.
Renzi è stato al Quirinale per circa un’ora e mezzo. Il segretario del Pd è arrivato al Colle alle 10.18, con una decina di minuti di anticipo sull’orario previsto, alla guida di una Giulietta Alfa Romeo bianca. Al fianco del segretario il capo ufficio stampa del Partito democratico, Filippo Sensi.
Il nuovo governo dovrebbe giurare entro giovedì. Poi andrà alle Camere per la fiducia. Intanto è scontro sui ministri: Angelino Alfano non ha alcuna intenzione di dare per scontato il sostegno di Ncd all’esecutivo e pone una serie di paletti su nomi e programma. Ma i fedelissimi del segretario Pd avvertono: se Renzi non riuscisse a fare nascere il governo «vuol dire che si andrà alle urne».