Il Presidente del Consiglio Regionale della Campania, Pietro Foglia, è intervenuto in occasione del “Forum di Consultazione pubblica sul piano stralcio per l’assetto idrogeologico” organizzato dall’Autorità di Bacino Regionale della Campania Centrale, ricordando gravi disattenzioni nel passato: “L’accorpamento delle due autorità di bacino, Sarno e Campania nord-occidentale, riguarda un territorio, che in termini di autorizzazioni all’edificazione, ha visto l’antropizzazione svilupparsi in maniera confusa per colpa di alcune scarsità normative. Abbiamo assistito, in questo territorio vastissimo, cosa che oggi non possiamo più consentire, a gravissime disattenzioni. Se osserviamo quello che accade dinanzi a eventi atmosferici, imprevisti e imprevedibili, mi riferisco agli ingenti danni a cose o persone, – spiega Foglia – capiamo che è soprattutto frutto di una scarsa prevenzione. Nel caso del post terremoto, ad esempio, ci sono stati interventi che non hanno prodotto benefici o, addirittura, in alcuni casi, peggiorato la situazione”.
Occorre dunque analizzare l’assetto idrogeologico della regione con un approccio multisciplinare, spiega il Presidente del Consiglio: “Occorrono interventi multidisciplinari perché, se è vero che l’assetto idrogeologico riguarda la salvaguardia del territorio, è pur vero che non possiamo negare i legami con l’agricoltura, l’ambientale e la protezione civile. Il piano stralcio e quello definitivo, che poi sarà esaminato dal Consiglio regionale, dovrà tener conto di questi fattori. Non dimentichiamo – ricorda Foglia – che l’abbandono dei terreni da parte dei coltivatori ha generato un vero e proprio abbandono della terra, aggravando ulteriori disattenzioni. In consiglio regionale abbiamo approvato una legge che purtroppo non riesce a decollare, quella dell’affidamento dei terreni demaniali alle imprese agricole, non solo per fini produttivi, occupazionali ed economici, ma perchè consapevoli che l’abbandono dei terreni determina, specialmente in montagna, un degrado che poi si ripercuote in maniera negativa sul quadro idrogeologico complessivo”.
Sulle giuste attenzioni da riporre nel Piano per l’assetto idrogeologico il presidente evidenzia che:“Occorre un ridisegno, anche urbanistico, dell’intero territorio regionale. La Regione, in questo quadro così delicato, sta dimostrando che è molto più attenta alla cura del territorio rispetto a quanto vogliono far credere alcuni demagoghi. Non siamo l’Amministrazione della cementificazione. – evidenzia Foglia – Voglio ricordare che siamo già riusciti ad accorpare diverse autorità di bacino, proprio perché non aveva senso destra-Sele e sinistra-Sele. Non aveva senso Campania-Nord e il bacino idrografico del fiume-Sarno, se le implicazioni sull’assetto erano comuni ai due bacini. Abbiamo messo ordine evitando inutili sprechi, di tempo e di risorse, delineando competenze e mansioni”.
“Il piano stralcio presentato oggi – conclude il Presidente – è un valido strumento presentato da ottimi professionisti, ma occorre avviare un confronto con tutti gli interlocutori del mondo istituzionale per consentire un piano definitivo con la consapevolezza che, quando vanno a redigere gli strumenti urbanistici comunali, bisogna fare attenzione a quello che è l’assetto del territorio in termini di rischi, sia sismici che idrogeologici. La Giunta Caldoro sta dimostrando la giusta consapevolezza sulla necessità di questo tipo di strumenti piuttosto che di misure di somma urgenza o di protezione civile”.