Il Presidente del Consiglio Regionale Pietro Foglia, in occasione della “Fiera sul Made in Campania”, in corso di svolgimento ad Ariano Irpino (Av), evento fieristico dedicato al meglio della produzione dell’artigianato e dell’agroalimentare della Campania e delle regioni limitrofe, ribadisce le opportunità derivanti dalla valorizzazione delle produzioni artigianali, degli antichi mestieri (scultori, falegnami, sarti, liutai e altre tipologie di arti) e l’importanza di diffonderne la conoscenza per far comprendere, alle nuove generazioni, quanto il lavoro svolto dagli stessi, con competenza, anima e mente, offra grandi soddisfazioni creando prodotti artigianali innovativi di elevato valore artistico e offrendo possibilità occupazionali:
“Con la razionalizzazione impostata nella legge regionale n 15 del 7 agosto 2014 che individua “Norme per la qualificazione, tutela e sviluppo dell’impresa artigiana” e la LR n 17 dell’8 agosto 2014 che “Disciplina dei percorsi della ceramica in Campania” – spiega Foglia- ci poniamol’obiettivo di valorizzare i territori della Campania interessati dalle produzioni di ceramica artistica e tradizionale e contribuire al loro rilancio turistico, economico e culturale attraverso i percorsi della ceramica regionale di qualità e appositi itinerari che potranno favorire la conoscenza e la valorizzazione dei territori interessati nell’ambito di un progetto organico ed integrato di valorizzazione turistica che dovrà vedere i Comuni interessati a promuovere e valorizzare i previsti itinerari”
Inoltre:“La regione mette in campo una strategia complessiva volta al riconoscimento del ruolo delle associazioni artigiane, la qualificazione delle imprese artigiane e delle loro forme consortili, l’agevolazione dell’accesso al credito, contributi in conto interesse sulle operazioni di finanziamento a favore delle imprese artigiane, interventi a sostegno dei confidi. Nasce, infine, – ricorda il Presidente – l’Osservatorio regionale sull’artigianato per svolgere un’attività permanente di analisi e studio delle problematiche del settore artigiano”.
Una riflessione particolare sulla eccellente produzione olivicola “Made in Campania”:
Per meglio comprenderne il valore, occorre soffermarsi sulla produzione nazionale. Sul versante delle esportazioni, infatti, l’Italia ha messo a segno un positivo + 8% (dato riferito ai quantitativi), maturato soprattutto nei segmenti di vertice della piramide qualitativa (+15% di extravergine e vergine; +7% il relativo fatturato). Tra le diverse destinazioni evidenziate dall’Ismea registriamo performance positive in tutti i principali sbocchi, con incrementi nei volumi del 6% in Usa e a due cifre in Canada e Francia.
“In Campania – spiega Foglia – la superficie olivetata dell’area di produzione dell’olio “Irpinia Colline dell’Ufita DOP”, ad esempio, si aggira intorno ai 3.500 ettari, con oltre 9000 aziende produttrici. La produzione dell’olio è pari a circa 25.000 q.li all’anno che corrispondono a due terzi circa della produzione provinciale. Le aziende imbottigliatrici potenzialmente interessate alla produzione dell’olio DOP sono una trentina.
Il fatturato medio annuo è stimato in 2,7 milioni di euro, valutando che la DOP interesserà, in fase di avvio, il 15 % della produzione. Facile – continua il presidente – intuire il valore di un settore le cui ricadute economiche contribuiscono all’economia d’importanti aree della Regione. In quest’ottica s’inserisce la prossima programmazione del PSR, più che mai strategica con la visione dei PIF, elaborati ed attuati da Partenariati di Filiera a cui è demandato il compito di stimolare e sensibilizzare gli operatori privati, ed eventualmente pubblici, a partecipare al processo di definizione delle predette strategie di sviluppo e di governance delle filiere.
Oggi – conclude Foglia – accanto ai risultati positivi del PIF Castagna di Montella (ortofrutta) e Inte-Grano (De Matteis crealicoltura) prendiamo atto del risultato del PIF Olivicolo oleario della provincia di Avellino”.