L’avvenuta installazione delle grate protettive sul Ponte della Ferriera, soprattutto dopo il tentativo messo in atto nel pomeriggio di domenica scorsa da un pensionato che non è riuscito a scavalcarle e ha desistito dalle sue intenzioni anche grazie al pronto intervento dei carabinieri, costituisce per “Noi con Salvini Hyrpynya” un motivo di immensa soddisfazione, alla luce della battaglia di civiltà portata avanti in prima persona dal coordinatore provinciale nonchè membro del comitato organizzativo regionale Rocco Guerriero. Il termine battaglia è più che appropriato, in quanto sul tema “Noi con Salvini Hyrpynya” ha registrato non solo la diffidenza dell’amministrazione comunale ma anche l’ostracismo di parte dell’opinione pubblica, soprattutto di alcuni collaboratori di testate di informazione che non hanno lesinato di criticare aspramente (e in qualche caso anche sbeffeggiare con ironia e sarcasmo) la sensibilità sollevata sulla questione dal movimento attraverso i suoi comunicati. Per carità, nessuna intenzione di attribuirsi meriti o medaglie ma come testimoniano i comunicati, “Noi con Salvini Hyrpynya” è stata la prima a denunciare il problema, all’indomani del tragico gesto compiuto in data 28 giugno dal giovane Gerardo Campitelli. Gli altri, tra cui diversi consiglieri comunali, sono intervenuti soltanto dopo che un’altra persona, lo scorso 2 settembre, si è lanciata dal ponte. Pertanto, all’orgoglio si associa anche profonda amarezza in quanto se il monito di “Noi con Salvini Hyrpynya” fosse stato raccolto all’atto della denuncia, Luciano Palermo avrebbe potuto magari desistere dal mettere in atto da quel maledetto ponte l’insano gesto che lo ha congedato dalla vita. Ed invece, si è dovuto verificare ancora un altro episodio, fortunatamente sventato grazie al pronto intervento di un parcheggiatore, affinchè l’amministrazione sciogliesse le riserve e provvedesse all’installazione delle grate che alla luce dell’ultimo episodio sventato potrebbero consentire al Ponte di perdere la fama di “Ponte dei suicidi” e guadagnare quella di “Ponte dei tentati suicidi”. Meglio tardi che mai, comunque, confidando nel frattempo in rapide ed efficaci soluzioni anche per i tanti altri problemi (Tunnel, Bonatti, Autostazione, Piazza Castello, cantiere di Piazza Libertà, crisi del commercio cittadino, degrado Mercatone, degrado ex Ospedale Capone, Parco della Pace, degrado struttura Flipper di Rione Parco, ex Isochimica, accattonaggio, mercatini abusivi e bivacchi notturni degli immigrati) che minano fortemente la vivibilità della città di Avellino e dei suoi abitanti.