Denominata la piccola Svizzera della Valle Ufita, Sturno, è uno dei trentatre comuni Irpini, che va al voto per il rinnovo dell’ Amministrazione Comunale il prossimo 3 e 4 ottobre 2021. A sfidarsi sono due liste una capeggiata da Vito Di Leo ( Sindaco uscente con la lista Continuità ) e Michele Macina ( ex-vice-Sindaco con la lista Cittadini Protagonisti ).
Si potrebbe dire una sfida in famiglia, perchè entrambi hanno amministrato Sturno con la lista civica ; ” Continuità Rinnovamento Coerenza ” fino al 2019 quando Macina fu revocato. Abbiamo posto alcune domande al Sindaco Di Leo.
Lei si candida per il secondo mandato, Sturno, il paese da Lei amministrato è un fiore all’occhiello per la Valle Ufita, per le sue infrastrutture, stradali , sportive , culturali con il suo teatro e una espansione mirata del centro storico. Cosa manca ancora, si sente soddisfatto insieme ai suoi consiglieri e assessori, di quanto fatto in questi cinque anni da amministratori ? “Non siamo mai soddisfatti dobbiamo migliorare sempre. Il comune di Sturno, questa comunità ha tante strutture a partire da quelle sportive come; il campo sportivo in erba naturale, il campo di calcetto, abbiamo piscine una coperta e l’altra scoperta, il palazzetto dello sport , due campi da tennis e il liceo sportivo. Cosa manca ? abbiamo di recente inaugurato il campo di Street basket che è l’unico in provincia di Avellino e i nostri giovani si sono divertiti tutta questa estate. Stiamo per realizzare il campo Paddle Tennis molto richiesto. Certo, quel che resta peraltro sempre da fare, è la manutenzione necessaria di questi impianti comprese le strade. Ma, dobbiamo anche pensare al futuro dei nostri giovani, a tutto quello che gira intorno alla futura stazione Hirpinia, alla Piattaforma Logistica nel Comune di Ariano adiacente al territorio di Grottaminarda, li ci sarà il futuro. E noi, allora dobbiamo saper cogliere tutte quelle occasioni di sviluppo, per poter creare lavoro in questa zona e far si che i giovani rimangano da queste parti”.
Il centro storico di Sturno ha avuto una espansione mirata dal punto vista della progettazione, anche le campagne hanno avuto una espansione notevole, frutto di aver ben gestiti i fondi ricevuti dal post sisma del 1980? ” Questo è un paese relativamente giovane ha duecento anni di storia, quindi è stato costruito negli anni grazie anche alla lungimiranza degli amministratori precedenti e con un certo ordine edilizio che noi oggi cerchiamo di mantenere e anche di migliorare. E, anche nelle nostre campagne le case sono state costruite con il terremoto del 1962 e poi con quello dell’80. Sono state ricostruite tante case con tecniche moderne e sono vere villette non solo case di campagne. Ma , quello che è la caratteristica del nostro paese che è piccolino non molto esteso , è che tutte le nostre campagne sono infrastrutturate, servite da acquedotto, rete fognaria e pubblica illuminazione. Un grande risultato, perchè parliamo di ambiente, perchè dove ci sono fognature non c’è inquinamento. Quindi le zone periferiche di tutte le nostre contrade, sono quasi un appendice del centro urbano. Forse, dobbiamo migliorare con qualche altra infrastruttura, e stiamo lavorando per quello, per esempio il metano”.
Lei prima di diventare Sindaco, è stato un manager, sia in imprese private che nel settore pubblico, le è stato di aiuto poi nell’amministrare Sturno anche in questa drammatica esperienza del COVID non ancora del tutto debellata? “Io sono stato dipendente di una azienda privata, il privato si sa si lavora con una mentalità diversa, con più impegno e responsabilità totale per il lavoro. Per cui, questa esperienza fatta nel privato, sicuramente l’ho portata anche nel pubblico io prima di arrivare a fare il Sindaco del Comune sono stato anche dipendente dell’ Alto Calore avevo la responsabilità dell’ Ufficio Amministrativo di Ariano Irpino , dove confluivano 22 /23 Comuni per un totale di 35000 utenze.
Questa esperienza l’ho portata all’interno del Comune , lavorando dalla mattina alla sera, seguo tutte le situazioni che si presentano nella casa comunale e arrivano sulla scrivania del Sindaco prendendole in considerazione tutte, cerco di dare le risposte non solo quelle definitive, ma anche in tempi rapidi , come abbiamo fatto anche per il COVID- 19, perchè il cittadino deve essere attenzionato e rispettato e noi ci siamo candidati per questo. Nessuno ci obbliga di candidarci, ma nel momento in cui prendiamo l’impegno lo dobbiamo fare in maniera seria, nell’interesse generale della comunità , e questo anche nel futuro.
Lei ha parlato di ambiente, Sturno si affaccia sulla Valle Ufita in cui scorre anche il Fiume Ufita diventato una vera discarica a cielo aperto. Come Comune cosa pensate di fare per cercare di eliminare questo degrado ambientale , almeno per quanto riguarda l’argine sturnese? Noi siamo denominati la piccola Svizzera , proprio per questo ordine edilizio che abbiamo, ma anche per quanto riguarda la sistemazione delle aree verdi e la sua tenuta , e per quanto riguarda anche la raccolta dei rifiuti. Noi da sempre a Sturno si è fatta la raccolta porta a porta , che è una grande conquista costa molto di più, perchè avere i cassonetti la gente ci butta di tutto. Riguardo all’ ambiente, abbiamo fatto quest’anno solo nel mese di agosto quattro giornate ecologiche con ragazzi e volontari che ringrazio ancora adesso , che si sono incamminati lungo le nostre strade raccogliendo tutto e di più. C’è il problema del fiume Ufita lo so , con cui noi confiniamo per un tratto e siamo attenti anche li , e dove vediamo materiali abbandonati faccio intervenire i nostri addetti rimuovendoli. Sicuramente potremmo fare molto di più, ma la questione riguarda più i cittadini, perchè se noi volessimo attenzionare ogni cittadino non basterebbe un esercito. Ci vuole più senso civico, più rispetto per la natura. Abbiamo fatto le giornate della legalità nelle scuole, le giornate ecologiche , abbiamo parlato con i ragazzi, perchè sono quelli che costruiscono poi il futuro e portano nelle loro famiglie il senso civico. Sotto questo aspetto possiamo fare molto di più, e io mi impegno a farlo anche nei prossimi mesi.
La salvaguardia dell’ Ambiente Ufitano è diventato fondamentale per tutti i paesi che si affacciano sulla valle, perchè non si può più rimanere inerti, davanti allo scempio della natura. E, questa salvaguardia ambientale interessa tutti; i cittadini per primi recuperando il senso civico, e se ne dovrebbero farsi carico anche e soprattutto le istituzioni locali di pertinenza, con controlli mirati e con una certa continuità , anche sulle fabbriche dell’area industriale e depuratore compreso.
Carmine Martino