Valeria Ciarambino, candidata Presidente della Regione Campania per il Movimento 5 Stelle, in solidarietà con la volontà dei cittadini campani, esprime il suo assoluto dissenso circa la privatizzazione dell’acqua pubblica e le trivellazioni petrolifere in Campania: “Oggi 22 marzo è la giornata mondiale dell’acqua. Tutti oggi dovremmo promuovere iniziative concrete a tutela dell’acqua come bene pubblico. Purtroppo non è così: Caldoro se ne frega della volontà di 27 milioni di cittadini, espressa con il risultato referendario che chiedeva l’eliminazione dei profitti dall’acqua e la gestione pubblica, e intende consegnare alle multinazionali dell’acqua le nostre risorse idriche, con una legge regionale che ancora di più spossessa i cittadini e i comuni della gestione dell’acqua come bene comune. Ma il problema è ancora più grave e mette a rischio inquinamento i nostri bacini idrici, perchè Caldoro e Renzi calpestano la volontà dei cittadini anche riguardo l’avvelenamento del territorio a opera delle trivelle del petrolio in una delle terre più belle e ricche di acqua, natura ed enogastronomia. In questo scempio Governo e Regione Campania vanno a braccetto e sono ugualmente colpevoli. Le trivellazioni sono state autorizzate da Renzi per piacere alle lobby con lo Sblocca-Italia e tacitamente consentite dalla totale assenza di opposizione della Regione Campania, sottoponendo dunque a rischio inquinamento i circa 4000 litri di acqua potabile al secondo che servono la Campania e la Basilicata. I consiglieri della Regione Campania, di maggioranza e minoranza, non hanno fatto nulla per proteggere le nostre terre, la nostra acqua, hanno tutti tradito il loro mandato elettorale.
La privatizzazione dell’acqua è una scelta profondamente sbagliata, inefficiente ed onerosissima per i cittadini, e le trivelle avvelenano e devastano il territorio a favore esclusivo di interessi privati. Noi del M5S lotteremo come leoni per difendere la Campania dalle mani ‘sporche’ della politica di Renzi, Caldoro e De Luca. Con il Movimento 5 Stelle i campani non dovranno più temere per la loro salute e le loro tasche.”