“Successo della campagna di sottoscrizioni per l’inserimento del seicentesco Bel sito nella mappa de “ I luoghi del cuore” da tutelare, quali simboli dei territori italiani. Notevoli adesioni a Baiano, Mugnano del Cardinale, Maddaloni, Caserta, Nola, Sperone, Avella, Cicciano, Marigliano, Sirignano e Quadrelle.”
Risultato al di là di ogni più lusinghiera aspettativa. Ed obiettivo ”centrato” al meglio, per l’ammissibilità del Giardino del Palazzo Pagano nella mappa de “ I luoghi del cuore” da riscoprire e salvaguardare nell’ambito del programma delle meritorie attività del Fondo Ambiente Italia, la cui missione è coordinata da anni – con eccellenti riscontri per i progetti attuati- alla tutela del patrimonio paesaggistico e naturalistico, oltre che – e più spesso- al recupero e al ripristino funzionale dei beni architettonici ed artistici, destinati alla consunzione per ignoranza, degrado ed abbandono; patrimonio e beni, i cui segni primigeni ed inconfondibili raccontano, invece, i territori e la loro memoria storica, uno straordinario caleidoscopio che riflette e riverbera il Bel Paese. Una missione culturale e sociale, quella del Fai, che si rapporta allo spirito dell’articolo 9 della Carta costituzionale, in correlazione con i contenuti dell’articolo 118 della stessa Carta, con cui si configurano i valori della sussidiarietà, per i quali lo Stato e le sue articolazioni territoriali favoriscono le autonome iniziative di cittadini, singoli o associati, per la svolgimento di attività d’interesse generale, che concorrano a promuovere e a dilatare gli orizzonti proprio del benessere culturale e sociale sia dei cittadini che delle comunità.
La soglia minima per l’accesso al prospetto contemplava mille adesioni, che si potevano formalizzare sia con la sottoscrizione degli specifici moduli cartacei, forniti dal gruppo di volontari- impegnato nell’iniziativa ed animato dalle avvocatesse Paola Bellofatto e Pellegrina D’Amelia– sia con la compilazione delle cartoline-voto, disponibili nelle sedi regionali del Fai o nelle filiali di Banco Intesa San Paolo. Una soglia, che, alla luce dei conteggi finali è stata largamente superata, alla scadenza del 30 novembre, con tremila sottoscrizioni e cartoline-voto, per un riscontro di consensi decisamente ragguardevole. Un traguardo, degno della massima considerazione, se rapportato alla breve durata – circa due mesi- della “campagna” di sensibilizzazione svolta, con il sigillo di presentazione dell’iniziativa stessa, nei locali del Circolo de “L’Incontro”, ed attuata con il… sistema del voce–a–voce tra amici e conoscenti. E decisivo è risultato l’apporto di coloro che del Giardino di Quadrelle hanno una diretta conoscenza, per avere avuto modo di visitarlo- grazie alla disponibilità di chi ne ha la proprietà- restandone ammirati per la configurazione e la fisionomia, con cui si caratterizza e del tutto rispondenti ai canoni della splendida cultura dei “Giardini all’italiana”, in cui le multiformi e mutevoli varianti della flora si fondono con l’arte dell’armoniosa composizione delle forme, interpretando e rappresentando i modelli estetizzanti dell’età rinascimentale, permeati dalle valenze del Bello.
Tra gennaio e febbraio del nuovo anno, conclusa la fase d’esame e verifica sulla regolarità delle adesioni espresse sui moduli cartacei e con le cartoline-voto, il Fai pubblicherà la graduatoria per l’accesso al programma de “ I luoghi del cuore”. La collocazione in graduatoria aprirà il percorso sugli interventi da realizzare, per valorizzare i Siti che i cittadini considerano “I luoghi del cuore”, retaggio del passato da “porre in valore”, per affidarli alle giovani generazioni e al futuro.
Sono interventi, a cui vanno connessi i progetti dettagliati, che puntano ad attuare i titolari dei Siti – di proprietà privata o pubblica che siano- nel quadro del piano d’azione e delle linee-guida del Fai, il cui sostegno economico si concretizza in termini di co-finanziamento, incluso il regime di partenariato con altri Enti pubblici e territoriali, nell’osservanza di parametri, obblighi e vincoli rigorosi in tutti i passaggi di realizzazione, con i connessi monitoraggi e controlli d meticolosa rendicontazione. In realtà, nell’attuale congiuntura, per la quale la spesa pubblica va misurata e razionalizzata al massimo, il concorso dei soggetti, privati e pubblici, titolari della proprietà dei Siti, con la pluralità di altri soggetti privati e pubblici, nella cui missione sociale si colloca la promozione dei territori, nel saldarsi con il supporto del Fai, può certamente determinare le condizioni congrue all’attuazione dei progetti, con il relativo riparto degli oneri economici.
“Si è appena all’inizio dell’itinerario, che dovrebbe condurre, com’è auspicabile, a dare la necessaria tutela e salvaguardia al Giardino – dice la professoressa Teresa Pagano, che ne detiene i titoli di proprietà in uno con quelli dello storico ed omonimo Palazzo– e le criticità da fronteggiare non sono di poca portata. E nel quadro vanno messe le complesse procedure burocratiche da “superare”, ad esempio, per il rilascio delle autorizzazioni di legge necessarie, per rispettare i tempi naturali della potatura del boschetto del Giardino, composto da specie arboree secolari che richiedono cure particolari. E c’è l’esigenza di sanare le tante ferite inferte negli ultimi anni da furti ed azioni vandaliche, con cui è stato sfregiato il Giardino con l’asportazione di affreschi parietali, dei rivestimenti maiolicati, senza dimenticare la manomissione degli impianti idraulici. L’esito dell’appello lanciato al Fai e ben recepito dai cittadini è davvero un positivo segnale per il territorio. C’è da essere fiduciosi nel buon esito dell’iniziativa”.