Calerà domenica, 30 novembre, il sipario sulla campagna di adesioni per il programma selettivo de “I Luoghi del cuore”, con caratura nazionale. L’importanza dell’iniziativa presentata nella sede del circolo “l’incontro” di Baiano.
E’ il programma – edizione 2014– la cui attuazione fa parte della vasta ed articolata gamma delle attività, in cui è da anni impegnato il Fondo Ambiente Italia con spiccata quanto discreta e fattiva capacità di interventi diretti, grazie agli atti di donazione e di liberalità dei cittadini, che ha permesso finora di recuperare e ripristinare le agibilità funzionali, con la correlata valorizzazione, per significative testimonianze del patrimonio dei beni culturali, storico-artistici ed architettonici, oltre che di sicuro interesse naturalistico e paesaggistico, con cui si connota il Bel Paese. E’ un ventaglio di testimonianze, quello “ri-messo in sesto”, che rischiava di sfilacciarsi irreversibilmente, per dissolversi ed annullarsi nell’incuria e nell’abbandono. Un ruolo di esemplare volontariato civico, quello che il Fai interpreta ed assolve con la qualità delle scelte e delle azioni, auto-finanziandosi per operare nella concretezza.
“I Luoghi del cuore” è il prospetto dei beni di interesse culturale, da intendere nel senso più esaustivo possibile nei contenuti, la cui definizione spetta ai cittadini, chiamati ad esprimere il personale giudizio, attraverso la specifica cartolina-voto, in ordine ad un bene–simbolo e rappresentativo del territorio, in cui vivono e risiedono; bene , che ritengono meritevole di tutela specifica, sia di proprietà pubblica che privata, ma che senza congrui supporti potrebbe subire deterioramenti diffusi ed essere esposto a criticità irrimediabili, tanto da comprometterne il valore di memoria storica per le comunità e i cittadini del territorio. E va evidenziato che le residue cartoline-voto sono ancora disponibili nelle sedi regionali del Fai o nelle filiali di Banco Intesa San Paolo, essendo state già esaurite le scorte fornite.
Nell’ambito del territorio dell’ Unione intercomunale del Baianese e dell’Alto Clanio, promossa da cittadini ed associazioni la scelta di inserire nel panorama de “ I luoghi del cuore” il Giardino di Palazzo Pagano, a Quadrelle. Cospicuo il consenso per lo chiave ispiratrice dell’iniziativa di valenza storica e naturalistica, presentata nei locali del Circolo de L’Incontro, con l’intervento della prof.ssa Teresa Pagano e dell’avvocatessa Paola Bellofatto; consenso, che ha fatto registrare e formalizzare circa cinquecento adesioni nel solo contesto cittadino.
L’obiettivo è mirato a far porre sotto la tutela del Fai, il Giardino di Quadrelle, per il quale già sono attivi i vincoli della Soprintendenza, alla luce del valore culturale, che rappresenta per la piccola comunità locale e per l’intero contesto dell’Unione intercomunale; un obiettivo di tutela, che punta, di fatto, a far snellire le attuali farraginose procedure burocratiche che i proprietari del sito naturalistico ed architettonico devono “affrontare”, ad esempio, per gli interventi di potatura, segnatamente per il secolare boschetto a lato nord del Giardino, che, in complesso, si estende per 3500 metri quadrati, frazionati in quattro riquadri. Ma l’ala di tutela del Fai servirebbe anche e soprattutto a veicolare al meglio la valorizzazione del sito, con i connessi presidi di salvaguardia istituzionale.
E’- questo- un passaggio obbligato, considerato che spesso il sito ha subìto gravi atti vandalici e danneggiamenti di vario genere, senza dire dei frequenti furti di elementi del pregiato arredo decorativo e persino l’”asportazione” di affreschi parietali, che caratterizzano il Bel sito. Un’annosa sequenza di episodi, la cui metodica cadenza lascia intendere che si tratti di “programmate” intimidazioni e minacce criminose; intimidazioni e minacce, che vanno contrastate, con adeguate azioni di prevenzione. E il percorso del Fai, che conduce a ”I luoghi del cuore” assume anche questo “significato” di cultura sociale per la salvaguardia di un bene che, pur di proprietà privata, appartiene al simbolico patrimonio della comunità locale.
Il Giardino di Quadrelle è “raccontato” nella ricca letteratura -specializzata in materia- come un interessante esempio seicentesco dell’arte dei Giardini nell’Italia meridionale, anche se rientra nella sfera delle testimonianze minori delle molteplici espressioni compositive, che si realizzarono soprattutto in Toscana, Lombardia, Sicilia, Inghilterra e Francia, fin dall’età rinascimentale. Era l’arte dei Giardini all’italiana, in cui si fondevano a meraviglia- ed ancora si possono ammirare qua e là- le armonie espressive della botanica con quelle artistico-architettoniche, all’insegna del bello classicheggiante, in cui natura ed arte interagiscono.
Il Bel sito del Palazzo Pagano, ad onta delle offese e delle ingiurie subìte nel tempo, di cui si è fatto cenno, conserva inalterato il suo fascino ed è meta di visitatori, grazie alla disponibilità cortese dei proprietari. E’ il fascino delle tre fontane in grotte ed edicole, collocate in aderenza al muro di fondo, mentre una quarta fontana, circolare, è allocata all’incrocio dei due viali mediani, mentre poggi e sedili punteggiano le prospettive più rilevanti. Suggestivo è l’apparato decorativo con stucchi, frammenti di lava, alabastro, corallo, vetro, con conchiglie concorrenti a comporre figure e spartiti architettoni9ci su strutture in pietrame calcareo e tufaceo. Belle da ammirare le piastrelle maiolicate che rivestono le edicole e i sedili.
Variegato e splendido il patrimonio botanico, costituito da lecci plurisecolari, accanto ai bossi d’impianto settecentesco, mirti, pervinche, palme ed alberi da frutto. Un scenario unico sul territorio, con gli impianti idraulici pienamente efficienti fino alla prima parte del secolo scorso, in alcuni tratti conservano l’originaria funzionalità.
E’ una composizione di elementi estetici ed estetizzanti, che rende il Giardino del Palazzo Pagano un sito da tutelare. Una gemma rara, ma non unica del territorio. Le altre gemme sono costituite dal Giardino del Palazzo baronale “Livia Colonna”, ad Avella, oltre che dal pregevole Boschetto, ch’è anche Stazione ornitologica, afferente a Palazzo Vetrani, a Sperone. Un cerchio di eccellenze, che si chiuderà al meglio, quando saranno completati i lavori di allestimento dell’ Orto botanico del Mediterraneo, a ridosso del Santuario dedicato a Santa Filomerna e del complesso dell’ ex-Educandato “Maria Cristina di Savoia” in fase avanzata di restauro integrale, a Mugnano del Cardinale. Sono i segni, che aiutano a “leggere” le peculiarità del territorio. E ci sarà …spazio, per darne conto quanto prima.