Con una nota indirizzata al Presidente del Consiglio dei Ministri, Matteo Renzi; al Ministro dell’Ambiente, Gianluca Galletti; al Ministro della Sanità, Beatrice Lorenzin; al Presidente della Provincia di Salerno, Giuseppe Canfora; al Procuratore della Repubblica presso il Tribunale di Nocera Inferiore; al Comando dei Carabinieri (NOE) di Salerno; all’ARPAC Campania; all’ASL di Salerno; al Comando dei VV.UU, il Sindaco di Scafati Pasquale Aliberti chiede alle autorità competenti aiuto e supporto per affrontare la grave situazione ambientale che investe ormai da tempo il territorio:
“Ill.me Autorità,
mi rivolgo a Voi per segnalare il forte disagio che continua a vivere la nostra comunità cittadina, in tema ambientale, disagio che si acuisce particolarmente nel periodo estivo per le condizioni climatiche e le temperature elevate.
Il problema principale, come è noto, è rappresentato dalla grave situazione in cui versano il fiume Sarno ed i suoi canali. Scafati risulta la città, che per conformazione e caratteristiche del territorio, sopporta i peggiori effetti dell’inquinamento dei corsi d’acqua suindicati, in quanto si verificano le confluenze di diversi canali e gli stessi attraversano in pieno sia il centro cittadino nonché zone densamente popolate.
Il processo di bonifica del bacino del fiume Sarno, in capo alla Regione Campania e per essa all’Arcadis, in corso da anni, non ha prodotto ancora effettive e definitive soluzioni alle problematiche di inquinamento del corso d’acqua e delle altre matrici ambientali interessate (falde, terreni, aria, etc..).
I comuni più popolosi del bacino del Sarno, infatti, ed in particolare quelli a monte di Scafati, per la maggior parte continuano a sversare i propri reflui fognari, tal quali – ossia privi di trattamento – nel corso principale del Sarno o nei canali che affluiscono poi allo stesso.
A ciò deve aggiungersi che nel periodo estivo diventano particolarmente impattanti alcune attività industriali, le cui autorizzazioni in materia ambientale sono di competenza regionale, e per le quali è necessario che gli organi aventi particolari competenze, anche tecniche, in merito (ARPAC, NOE, Uffici Regionali, Uffici provinciali, ASL) effettuino con particolare frequenza i controlli del caso, verificando la correttezza delle attività svolte rispetto alle autorizzazioni effettivamente rilasciate ed alle relative prescrizioni.
I dati epidemiologici delle ASL, peraltro sufficientemente noti, testimoniano le incidenze nei nostri territori di diverse patologie ed in particolare la correlazione con la situazione ambientale.
In tale quadro, pur nella consapevolezza che il Sindaco è autorità sanitaria locale, mi sento inerme in quanto è evidente che le problematiche che investono i territori dipendono dalle attività di una pluralità di enti ed amministrazioni, né appaiono affrontabili con singoli provvedimenti o ordinanze limitate ai confini comunali.
E’ auspicabile che gli enti sovraordinati assumano idonee iniziative di coordinamento, anche convocando tavoli di confronto e di concertazione, in cui oltre a prendere atto dello stato generale di avanzamento delle soluzioni alle problematiche in essere (bonifica etc.), si possano definire intese ed eventualmente pianificare azioni congiunte, nell’ambito delle rispettive competenze.
La situazione è drammatica, non è possibile più rimandare azioni o intervenire per individuare eventuali responsabilità.
Certo del vostro autorevole intervento e della vostra sensibilità porgo i miei più distinti saluti”.