Il Comune ha deciso di affidare la manutenzione del verde pubblico alla società privata Sarim, motivando la scelta con la mancanza di personale adeguato tra l’amministrazione comunale e la partecipata “Sarno Servizi Integrati”. Una decisione che pone interrogativi sulle reali capacità organizzative della società pubblica, a cui negli ultimi quattro anni sono stati trasferiti centinaia di migliaia di euro senza risultati concreti.
L’ex consigliere comunale e provinciale Franco Annunziata commenta duramente la vicenda: “Siamo certi che la Sarim svolgerà un lavoro all’altezza delle aspettative e garantirà un servizio efficiente alla città. Tuttavia, questa scelta dimostra il clamoroso fallimento della Sarno Servizi Integrati, che dopo quattro anni di esistenza e con un direttore generale retribuito ben 75mila euro all’anno, si rivela oggi incapace di gestire un servizio basilare come la manutenzione del verde. Questo significa che in tutti questi anni la società ha operato solo per logiche clientelari ed elettorali, affidando di volta in volta il servizio a ditte esterne, senza mai costruire una struttura operativa adeguata”, ha detto.
Annunziata punta il dito anche contro la gestione amministrativa del Comune: “È imbarazzante leggere due determine quasi contemporanee, con cui da un lato si trasferiscono altri 200mila euro alla partecipata e dall’altro si certifica la sua incapacità a svolgere il servizio di manutenzione del verde. Una contraddizione evidente che dimostra come i dirigenti comunali siano completamente assoggettati alla volontà politica dell’esecutivo e pronti a scrivere qualsiasi cosa pur di giustificare scelte che non hanno alcuna logica amministrativa”.
Non manca una critica all’attuale Consiglio di Amministrazione della Sarno Servizi Integrati: “L’attuale Cda è un mero burattino del sindaco, senza alcuna autonomia decisionale. Il loro compito sembra essere solo quello di assecondare ogni scelta politica senza alcuna reale programmazione o strategia per rendere la società efficiente. La verità è che questa partecipata non ha mai avuto un piano industriale serio e continua a essere solo un carrozzone utile a garantire stipendi e favori a scapito della collettività”.
Una vicenda che solleva più di un dubbio sulla gestione delle risorse pubbliche e sulle reali intenzioni dell’amministrazione comunale, mentre ai cittadini di Sarno resta solo l’amara constatazione di anni di sprechi e scelte fallimentari.