Nelle prime ore del pomeriggio del 26 ottobre, il Comune di Baronissi emanava un comunicato stampa, in cui si legge che lo stesso, alle 7 del mattino, aveva “disposto la bonifica di un’area pubblica a Saragnano, nei pressi del cimitero comunale. (…) Una vera e propria discarica maleodorante a cielo aperto. All’interno della struttura erano presenti alcuni ricoveri per cani del tutto inidonei ad ospitare animali per gravi condizioni igienico sanitarie. L’area è stata completamente ripulita e bonificata”.
Quello stesso pomeriggio, precisamente intorno alle 17, la presidente dell’associazione “Gli Invisibili di Mamma Anna”, sin dalla sua nascita impegnata nel Comune di Baronissi ed in quelli limitrofi nella lotta al randagismo, effettuava un nuovo sopralluogo in zona. In allegato il video: l’area non risulta affatto bonificata, considerando che, a distanza di appena dieci ore, la spazzatura abbonda. A farne le spese, come sempre, sono stati i più deboli ed indifesi: gli animali.
Quello che l’associazione denuncia, infatti, è la vicenda che ieri mattina ha visto protagonista la signora Anna Maria: recatasi come ogni giorno nella zona in cui si occupa di cani liberi, ma del tutto innocui ed accuditi, nella frazione Saragnano di Baronissi, non ha ritrovato più le cucce donate dai cittadini e nemmeno le ciotole e le taniche dell’acqua comprate dall’associazione. Non solo: era stata anche rimossa da un palo la foto in ricordo di “Tremolino”, cagnetto avvelenato da ignoti criminali nel 2016.
Non è questo il modo in cui si combatte il randagismo. Poco reggono eventuali motivazioni relative all’igiene urbana, nel momento in cui la spazzatura è stata lasciata lì e, ad essere stati portati via, sono solo i ripari notturni di mansueti animali. Cani che, si ribadisce, non gravano in alcun modo sulla spesa pubblica, pur essendo animali ed territorio, e dei quali si occupa la signora Monetta, supportata solo da poche donazioni. La richiesta è il ripristino immediato dei ricoveri dei quattro zampe, soprattutto ora che si approssima l’inverno.