Ancora orfana dell’infortunato Naimy, la Givova Scafati è incappata nell’ottava sconfitta stagionale, quinta di fila nel girone ovest del campionato di serie A2. La truppa gialloblù ha continuato a mostrare i segnali di crescita e di miglioramento che si erano già visti negli ultimi due turni, ma è stata limitata nel gioco e nelle idee dall’assenza del playmaker titolare. La buona solidità difensiva e lo spirito combattivo di capitan Baldassarre e soci non sono bastati per superare al PalaTiziano una buona Roma Gas & Power Roma, che, facendo leva sull’asse Stanic – Easley, ha meritato il successo, costruito con grande attenzione e intensità. I primi canestri dell’incontro sono i due liberi di Baldassarre, a cui seguono i centri di Stanic e Bonessio, che spingono avanti l’Eurobasket (7-2 al 2’), prima che Fantoni, Fischer e Santiangeli rimettano in equilibrio il punteggio (7-7 al 2’). Lo statunitense Easley alza la voce (10-7 al 6’), ma Fantoni gli risponde a tono (10-9). Lo stesso fa anche Stanic (13-9 al 7’), zittito invece da Fischer (13-12). I locali allora si chiudono a riccio e riescono a chiudere avanti 21-18 la prima frazione. Il primo allungo del secondo quarto è firmato Deloach e Righetti (29-23 al 13’), a cui rispondono subito Fischer e Ammannato (29-27 al 14’). Il risultato continua ad avere un andamento a fisarmonica, con i padroni di casa nuovamente in fuga 34-29 al 15’ ed i viaggianti, trascinati da capitan Baldassarre, a rifarsi sotto minacciosamente (34-34 al 18’), prima di allentare la presa negli ultimi possessi, quando i laziali, con intensità e gagliardia, riescono a guadagnare gli spogliatoi con il massimo vantaggio (44-36). La ripresa delle ostilità premia la squadra di casa, brava ad imporre il proprio ritmo e gioco (47-36 al 22’), a cui si associa una buona solidità difensiva (51-37 al 25’), che consente loro di pigiare il piede sull’acceleratore (56-39 al 26’). Scafati appare imbambolata, ma riesce a dare fondo alle proprie energie e a non mollare la presa, puntando sul cecchino Fischer, promotore della riduzione del gap, che permette ai gialloblù di restare in partita al termine della terza frazione (58-52). Le redini della sfida improvvisamente cambiano padrone. La Givova gioca con lucidità, appare in gran forma e si affida alla verve di Fischer e Santiangeli, che riaprono i giochi (58-57 al 32’). L’asse Easley – Deloach funziona però a perfezione e, con due azioni di fila da sei punti, ristabiliscono parzialmente le distanze (64-57 al 33’). Da questo momento innanzi, i viaggianti non riescono più a colmare il gap (68-61 al 35’) di una sfida che non regala ulteriori sussulti, nonostante la vana spinta di Fantoni (70-65 al 29’), che resta però lettera morta: finale 73-65. Dichiarazioni di coach Giovanni Perdichizzi: «Abbiamo dimostrato che, giocando di squadra e difendendo, forte possiamo tenere testa a chiunque e supplire anche all’assenza di Naimy, che ci avrebbe dato maggiore fluidità e ordine in attacco. Abbiamo tenuto bene, abbiamo retto, ma forse sul 58 pari avremmo potuto gestire meglio i successivi possessi. Soffriamo tanto nell’organizzazione di gioco, ma non ho nulla da dire sullo spirito e l’atteggiamento avuto in campo dalla squadra. Abbiamo subito 73 punti perché nel secondo tempo abbiamo difeso bene, aumentando l’intensità; in attacco facciamo invece fatica perché, avendo solo un terminale di gioco tra i piccoli, siamo stati molto prevedibili e non abbiamo trovato altre soluzioni: Santiangeli ha sparacchiato perché gioca fuori ruolo, non è un giocatore da palleggio e da pick and roll. La squadra ha però dimostrato, così come contro Trapani e Tortona, di voler uscire da questa serie negativa, aspettando il rientro di Naimy, la cui assenza non vuole essere un alibi, ma ci sta sicuramente limitato nelle rotazioni. Il campionato è lungo, gli obiettivi dell’anno scorso li dobbiamo dimenticare, dobbiamo pensare partita dopo partita, in attesa di recuperare il nostro playmaker titolare, perché con lui in campo le cose andranno sicuramente in maniera differente».