“Sull’approvazione del bilancio ci viene da pensare che la montagna (in questo caso la maggioranza consiliare) ha partorito il topolino a Scafati. Questo perché ci aspettavamo di più da una giunta comunale che aveva il compito di cancellare la recente pagina nera dello scioglimento dell’Ente per infiltrazioni camorristiche. In campagna elettorale, questo sindaco parlava di discontinuità con il passato. Tutto pare, tranne questo. Nella sostanza e nella forma. Forse sono cambiati i riferimenti politici. Ma il modo di fare è uguale al passato”.
Così Scafati Arancione commenta la recente approvazione del bilancio comunale a Scafati. “Si poteva e si doveva fare meglio. A partire dalla ricognizione dei crediti non riscossi per chissà quale motivo. Facile prendersela col passato, se nel presente si naviga a vista e c’è aria perenne di immobilismo”.
Poi la stoccata sui recenti cambi di casacca, dalla maggioranza all’opposizione. “Ognuno è libero di cambiare idea. Rispettiamo la scelta di Nicola Cascone, recentemente passato alla minoranza. Il sindaco comprenda che continua a perdere pezzi, mente il solo obiettivo – ormai dichiarato – si conferma quello di restare a galla senza una progettualità e senza una visione d’insieme che questa città meriterebbe”