Cava in AZIONE: FINANZIAMENTO LAVORI DI RISTRUTTURAZIONE ABAZIA BENEDETTINA DI CAVA DE’ TIRRENI. UN’OCCASIONE DA NON PERDERE!

Cava in AZIONE: FINANZIAMENTO LAVORI DI RISTRUTTURAZIONE ABAZIA BENEDETTINA DI CAVA DE’ TIRRENI. UN’OCCASIONE DA NON PERDERE!

CAVA in AZIONE ed il gruppo Consiliare di AZIONE con una pec indirizzata al Segretariato Regionale del Ministero della Cultura per la Campania ed alla Soprintendenza per i Beni Culturali di Salerno hanno invitato queste ultime a porre in essere tutti gli atti necessari per dare inizio alla gara d’appalto di 1.500.000 euro per il restauro dell’Abazia Benedettina di Cava de’ Tirreni. I fondi sono a disposizione del Segretario regionale per i beni culturali, ed il relativo il progetto è stato verificato, validato e approvato oltre due anni fa, ed è quindi pronto per la gara. Da allora si attende la nomina del Rup. L’inerzia della burocrazia rischia di far perdere un finanziamento di 1.500.000 euro stanziati per il restauro della Badia della SS. Trinità di Cava de’ Tirreni La millenaria abbazia benedettina della SS. Trinità di Cava de’ Tirreni è stata tra le principali protagoniste della storia dell’intero Mezzogiorno d’Italia. Fondata nel 1011 da S. Alferio, appartenente alla famiglia dei principi longobardi di Salerno, divenne fin dall’inizio un centro culturale e religioso di altissimo livello, con quattordici Santi e Beati tra i successori del fondatore. Una potente congregazione monastica che contava centinaia di chiese e monasteri alle sue dipendenze, sparsi in tutta l’Italia Meridionale. Nell’antico monastero sono custoditi codici medievali, miniature, pergamene, migliaia di libri e beni artistici di inestimabile valore, tanto da essere dichiarato Monumento Nazionale nel 1867. Ebbene negli ultimi anni un finanziamento, di ben 1,5 milioni di euro del Ministero della cultura (art. 1 della legge 23/12/2014, n. 190), rischia di essere cancellato per una mancata nomina del responsabile del procedimento, in sostituzione del precedente, pensionatosi oltre due anni fa. Eppure il progetto di restauro, predisposto dalla Soprintendenza di Salerno, validato e pronto per la gara il 28 aprile 2021, giace negli uffici del Segretariato regionale MiC per la Campania nonostante numerosi solleciti ed anche un’interrogazione parlamentare. Un ritardo ingiustificato che compromette il finanziamento erogato e la stessa conservazione di un pregevole monumento motivo di orgoglio della Nazione. Il progetto riguarda: 1. Il restauro della Cappella cimiteriale 2. Il completamento del restauro del Cimitero Longobardo 3. Il restauro dei marmi della Cappella di Sant’Alferio 4. Il restauro dei marmi della parete nord del transetto della Basilica 5. Interventi di adeguamento dell’illuminazione della Basilica 6. La manutenzione della passerella di accesso al Lapidarium 7. Il restauro e la rifunzionalizzazione della sala dell’Alferianum 8. Il restauro degli affreschi e la loro ricollocazione nella cappella di San Germano Alla luce di ciò riteniamo che l’immediato provvedimento da adottare con estrema urgenza possa essere quella di nominare il RUP che possa dare immediatamente corso alla gara di appalto individuando tale soggetto o tra le varie Soprintendenze della Regione in mancanza di tale figura presso la Soprintendenza di Salerno oppure individuando una figura direttamente all’interno della Segreteria Regionale del Ministero della Cultura per la Campania, come avvenuto in altri casi. Quale parte politica attiva sul territorio si è sentito il dovere di interessare l’On di Azione, avv. Antonio D’Alessio che ha già confermato la propria disponibilità anche, eventualmente con una interrogazione parlamentare, a sollecitare l’attivazione della gara d’appalto cosa che eviterebbe la perdita del finanziamento e consentirebbe il restauro di aree del Monumento che, recuperate nel loro splendore, potrebbero accrescerne l’interesse ed incrementare il numero di visitatori nel tempo.