Dopo la manifestazione dello scorso 23 febbraio davanti ai tendoni del circo, stavolta il presidio di sensibilizzazione contro l’utilizzo degli animali si è spostato in centro, nel cuore di Salerno. Questa mattina, infatti, gli attivisti hanno distribuito volantini informativi sotto i portici di Palazzo di città e, ai più piccoli, palloncini con sopra stampato un chiaro messaggio: “No al circo con animali!”.
Se da una parte la cittadinanza si dimostra sempre più sensibile a queste tematiche, dall’altra si assiste ad un’amministrazione comunale che, nonostante la modifica al regolamento di tutela degli animali di due anni fa, approvata con i voti favorevoli di tutti consiglieri presenti e che di fatto avrebbe dovuto vietare le esibizioni degli animali sul territorio di Salerno, non solo accoglie, ma addirittura promuove gli spettacoli circensi.
L’assessorato alle Politiche Sociali del Comune di Salerno guidato da Nino Savastano, infatti, ha organizzare per il 6 ed il 7 marzo due giornate al circo Royal, riservate ai minori frequentanti i centri sociali polifunzionali e di aggregazione del territorio. Uno spettacolo che probabilmente strapperà qualche sorriso ai bambini, ma che costa agli animali una vita di catene, di gabbie piccolissime, di viaggi estenuanti, di isolamento, di metodi coercitivi. Il circo non fa bene ai bambini, che lo vedono come una vera e propria legittimazione della sopraffazione del più forte nei confronti del più debole, dell’uomo su tutte le specie, ma soprattutto non fa bene agli animali.
È doveroso sfatare un mito: i bambini al circo non entrano in contatto con il mondo animale, al contrario assistono ad un chiaro messaggio di superiorità violenta, allo stravolgimento della natura stessa di quell’animale ad opera di un addestratore, che impone sottomissione ed obbedienza. Dove c’è un animale recluso c’è sofferenza e sfruttamento ed è triste constatare che a non comprenderlo siano, ancora una volta, i rappresentanti comunali di Salerno. Ancora più grave, poi, è il fatto che questo messaggio sia rivolto proprio alle fasce più svantaggiate della comunità.
Allo stesso modo, nonostante anche durante questa permanenza siano state segnalate più volte alla polizia municipale situazioni d’intralcio al traffico per attività di volantinaggio ai semafori e rotatorie, gli addetti del circo continuano indisturbati con comportamenti illeciti che possono facilmente creare distrazioni ai conducenti. Tipiche delle attività circensi sono anche le affissioni abusive, e così, in attesa delle loro rimozioni, alcuni manifesti sono stati parzialmente coperti, in varie zone della città, con i messaggi “il dolore degli altri non è divertente” e “gli animali al circo non si divertono”.
Perché, ribadiscono gli attivisti, “lunga vita al circo”, ma solo quello senza gli animali: un circo che che metta in luce esclusivamente l’abilità degli artisti, tra giocolieri, contorsionisti, equilibristi, acrobati e clown. Un mondo onirico fatto di musica, suoni e luci, in cui il corpo, l’arte, la poesia, siano i protagonisti assoluti. Un circo senza schiavi, un circo più umano, l’unico in linea con una società che si definisce civile.