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a cura di don Giuseppe Parisi
Oggi 6 settembre la chiesa celebra san Zaccaria profeta, occupa l’undicesimo posto trai profeti minori dell’Antico Testamento. Incerto è il tempo della sua attività. Contemporaneo di Aggeo e sacerdote come Ezechiele, nasce tra il 520 e il 518 a.C., si impegna a sostenere con la parola di Dio i reduci di Gerusalemme dopo l’esilio di Babilonia i quali, dopo avere tra mille difficoltà ricostruito il tempio, non riescono a vincere la delusione per la mancanza dei segni della benedizione divina sulla loro fatica. Nei quattordici capitoli del libro, una specie di diario del profeta che san Girolamo ha tacciato di obscurissimus per l’abbondanza di
metafore non comuni e di simboli enigmatici, che peraltro lo rendono particolarmente interessante, il profeta cerca di rianimare gli sfiduciati, facendo balenare davanti ai loro occhi gli splendori dell’età messianica: la novità del messaggio consiste nel presentare il Messia come un re mite e pacifico, che colma l’attesa dei poveri del Signore, ma che sarà tolto di mezzo con la violenza. La prima parte è una sequenza di visioni datate in cui si alternano immagini e simboli di non facile lettura, ma di notevole impatto emotivo, che si concludono con un’azione simbolica della futura incoronazione del sommo sacerdote. Particolarmente interessante la seconda parte, dedicata al tempo messianico e divisa in due sezioni aperte dall’espressione “Parola del Signore”, che riguarda la punizione delle nazioni e la costituzione del regno messianico: vi si dice che Dio renderà potente il suo gregge, affidandolo al profeta, figura del Messia; le nazioni invaderanno Israele, ma Israele trionferà; vi sarà un “salvatore trafitto” e grande pianto, ma seguirà il Regno di Dio, spariranno gli idoli e i falsi profeti, il popolo sarà purificato. Seguirà una battaglia finale, dopo la quale «il Signore sarà re sopra tutta la Terra» e tutte le nazioni che si sono mosse contro Israele a Gerusalemme verranno ad adorare il Signore degli eserciti. Morì, nel 480 a.C. circa, in tarda età sarebbe stato sepolto accanto alla tomba del profeta Aggeo.
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