E’ di oggi la notizia che il Movimento 5 Stelle ad Avella ha presentato presso la Procura della Repubblica di Avellino, nonché alla Corte dei Conti e all’Agenzia Nazionale Anti Corruzione, una denuncia dettagliata di abusi circa i lavori per oltre 500.000€ con procedura negoziata senza pubblicazione del bando, effettuati alla scuola Materna “I.D’Anna” di via Francesco De Sanctis, fondi per o più recuperati dalla vendita di beni immobili del Comune di Avella. Il Movimento che in vista delle prossime elezioni comunali ha deciso di scendere in campo lo fa quindi con tanto di “carta bollata” facendosi interprete del comune sentire sulla questione morale, ha scelto quindi di intraprendere la via giudiziaria per riportare in auge nei palazzi del potere legalità e onestà. Questa denuncia, come affermano gli attivisti, è solo la prima di una serie di azioni giudiziarie che il movimento vuole promuovere, in maniera sistematica, all’esito delle verifiche di legalità degli atti amministrativi emanati dalla PA.
Noi abbiamo raggiunto uno degli attivisti del movimento, l’ing. Biagio Morelli, a cui abbiamo posto alcune domande.
Perchè un’azione così forte, come quella giudiziaria, per questi lavori e per questo atto in particolare?
Premetto che reperire la documentazione amministrativa, per ogni cittadino e per gli attivisti in particolare, è sempre un’impresa ardua. La richiesta d’accesso agli atti è stata inoltrata nel novembre scorso; solo dopo aver intimanto una denuncia per il mancato rispetto della legge sulla trasparenza della PA, siamo riusciti da qualche settimana ad avere gli atti amministrativi e neppure completi, quindi, confidiamo che l’azione della magistratura possa in qualche modo mettere sotto i riflettori altri atti oscuri del procedimento in questione. L’importanza è legata alla natura dell’immobile, che è un edificio scolastico, frequentato dai nostri figli, dalla natura dei lavori, che avrebbero dovuto riguardare un adeguamento normativo e che invece hanno riguardato le finiture, parzialmente gli impianti e per nulla le strutture di un edificio concepito e costruito prima della normativa sismica dell’86, superata dalle NTC del 2008. Si è intervenuto, quindi, su un edificio che difficilmente potrebbe rispettare le vigenti norme tecniche di costruzione in zona sismica. Inoltre, i fondi sono strati reperiti mediante il trasferimento di proprietà di tre immobili centralissimi, uno dei quali ospita la biblioteca, edificio di interesse pubblico. Credo che con questi presupposti, la vicenda dovesse essere attentamente esaminata da tutti ed è singolare che solo gli attivisti del meetup di Avella, liberi cittadini, abbiano analizzato compiutamente la faccenda.
Mette, quindi, in discussione anche la necessità di realizzare i lavori? Ci doveva essere adeguamento normativo, quindi, anche quello relativo alla normativa sismica. Ciò non è stato o almeno non risulta dagli atti in nostro possesso. La mensa è ferma ma è stata inaugurata con tanto di propaganda mediatica dal nostro sindaco. Riterrei opportuno che quest’ultimo, con lo stesso impegno profuso per diffondere la notizia dell’apertura, spiegasse come mai oggi, dopo aver speso più di mezzo milione di euro, utilizziamo un servizio mensa esterno.
È duro sull’operato dell’amministrazione. Credo che abbia notizie riguardo l’apprezzamento di membri dell’opposizione sulle azioni intraprese? Sono giudizi personali, io mi limito ai fatti. Chi criticava e gridava allo scandalo per dei lavori terminati male e su quelli incompiuti, oggi ha cambiato opinione, avrà le sue ragioni. Sarebbe opportuno chiedere a queste persone il motivo di un cambiamento d’opinione. Io ho ne avrei un’idema ma è bene non esternarla, vorrei evitare altre denunce.
Si riferisce alla questione sulla mancata adozione del baratto amministrativo da voi proposto? A quella e non solo. Sembra che lo sport comunale sia querelare e richiedere un risarcimento danni al sottoscritto. Nella situazione d’illegalità diffusa in cui versa il paese mi sembra ridicolo perseguire persone come me che hanno come unico obiettivo il ripristino totale della legalità e come unico interesse quello comune.
Eppure non può dirmi che l’operato sia stato inconcludente, ci sono lavori e cantieri aperti. C’è stato un impegno e un risultato, questo è innegabile. Non trova? I cantieri aperti sono praticamente abbandonati da anni, inoltre sui lavori fatti durante questo mandato bisogna fare una precisazione: l’amministrazione Biancardi e quella precedente di Salvi, hanno vissuto di luce riflessa dell’ottima programmazione fatta da Guerriero. La quasi totalità dei lavori partono da quella programmazione. È lecito affermare che non si tratta di farina del proprio sacco, tantè che quando si è trattato di reperire fondi, quest’amministrazione non ha trovato di meglio che svendere immobili di proprietà pubblica. Sull’esecuzione, poi, preferisco stendere un velo pietoso. Difficilmente troveremo in giro lavori eseguiti in maniera così approssimativa e che abbiano dei costi così elevati.
Quindi, tornando alla vicenda, questo è il primo atto dell’azione politica del movimento sul territorio? Preciso che non si tratta della nostra prima azione, ne abbiamo fatte tante da anni e alcune sono state anche proficue. Il piano urbano traffico, l’accesso ai fondi ministeriali per le prove sulle strutture dei plessi scolastici, su tutti. Senza considerare che denunciamo pubblicamente ogni azione che ci sembra poco limpida o discutibile. Comunque, se parliamo di azioni giudiziarie, si. Questa è la prima. Ma come detto è difficile avere gli atti e, comunque, già stiamo lavorando su altri appalti poco chiari. Il nostro modo d’operare sostanziamente è sempre lo stesso: cognizione, indagine e qualora si rilevino gli estremi, denuncia alle autorità competenti.
È lecito attendersi altre denunce? Ciò che è certo è che la nostra azione d’indagine, avviata da tempo, sta proseguendo e non si esaurisce certamente con quest’ultimo atto. Gli amministratori si rassegnassero ad agire in maniera corretta, c’è chi li controlla e legge atti e documenti.