L’operazione di stamane nel baianese denominata “Mi Manda Picone” (dal nomignolo di uno dei soggetti finiti del mirino delle forze dell’ordine) è scattata alle prime ore dell’alba nei Comuni di Baiano, Avella, Sperone e Sirignano, con l’esecuzione di 9 ordinanze (3 in carcere, due ai domiciliari e 4 con obbligo di presentazione) nei confronti di altrettanti soggetti, tutti responsabili a vario titolo di detenzione e spaccio di sostanze stupefacenti.
Non solo hashish, marijuana e cocaina: la rete di spacciatori aveva immesso nel mercato irpino anche la famigerata Amnésia, un nuovo tipo di ‘erba’ spruzzata col metadone (ma a volte anche con eroina o con l’acido delle batterie) che, in circolazione ormai da due anni, arreca danni devastanti alla salute di chi l’assume.
Nel corso delle attività investigative si è già proceduto all’arresto di due persone in flagranza di reato, alla denuncia di altri 6 soggetti per detenzione di stupefacente ai fini dello spaccio e al sequestro di 200 grammi di droga di varia natura. Numerosi giovani assuntori, infine, sono stati segnalati alla Prefettura.
L’operazione ha portato anche a scoprire che la rete di spacciatori nostrani si spostava in estate in quel di Gallipoli, il noto centro del Salento oggetto di un forte boom turistico soprattutto negli ultimi anni.
Stamane al Comando Provinciale dei Carabinieri la conferenza stampa in cui il capo della Procura di Avellino Rosario Cantelmo e il comandante dei Carabinieri Francesco Merone hanno fatto il punto della situazione.
“Si tratta – ha detto Cantelmo – di una operazione assai specifica e legata ad un territorio che è molto attenzionato. Siamo nel Baianese, ai limiti del Nolano, dove in questo momento c’è un grosso fermento sotto il profilo associativo più serio”.