Ieri avevvamo pubblicato una indiscrezione con la quale pubblicavamo un articolo col titolo: “AVELLA. Caos nella Fondazione Avella Città D’Arte. Sfiduciato il vice di Larizza”, nel cui portavamo a conoscenza di una mozione di sfiducia presentata nei confronti del vice presidente Alberto Ciano a firma di quattro dei sette dei componenti della Fondazione con appunto la convocazione della stessa per provvedere a quanto controfirmato. Ma alla riunione uno dei firmatari della mozione cambiava idea e non partecipava al voto astenendosi salvando quindi il vice del presidente Larizza. La nostra notizia veniva sconfessata da un comunicato stampa (che alleghiamo) con tanto di timbro accusandoci di fare cattiva informazione in quanto nessuna sfiducia era stata presentata e che erano tutte rose e fori. La stessa Carmen Loiola, una delle firmatarie della mozione di sfiducia ad Alberto Ciano, in un post pubblicato nel profilo facebook della Fondazione, sotto al comunicato stampa dichiarava: “Chi vuole fare scoop giornalistici deve saper ricercare il vero nelle notizie…ergo…adoperare la declinazione verbale giusta per comunicare i fatti realmente accaduti …sfiduciato? Chiesta la sfiducia? Beneficio del dubbio e ripongo agli addetti alla stampa la ricerca della notizia vera e/o veritiera” A queste accuse noi non ci stiamo e per chiarezza pubblichiamo la copia della mozione di sfiducia che conferma la veridicità delle nostre fonti. Un autogoal clamoroso che deve far riflettere su come a volte si cerca di stravolgere la realtà dei fatti.
(Ecco la mozione di sfiducia)