Nel tardo pomeriggio ad Avella in localitá Parco San Pietro durante l’ordinaria attivitá di perlustazione i volontari della protezione civile e un nostro collaboratore sono intervenuti per spegnere un principio d’incendio appiccato proprio su una giostra di legno nell’area in cui ci sono i giochi dei più piccoli. Il nostro corrispondente Michele Amato si trovava in quella zona per effettuare un servizio giornalistico all’esterno dell’anfiteatro, quando ha notato il fuoco ed immediatamente si è attivato. “Ero in auto di ritorno dall anfiteatro e mi dirigevo verso San Pietro quando ho visto del fuoco sulla giostra e sul tappeto appositamente posto sotto le giostrine. Senza esitare, subito ho superato la recinzione e il muretto scavalcandolo, perchè ero preoccupato per la presenza di ragazzini. Aiutandomi con del terreno ho tentato di spegnere il principio di incendio, poco dopo ho documentato tutto con un video. Si è avvicinato un ragazzo che giocava a pallone poco distante e mi ha indicato due giovani che sono fuggiti e che probabilmente hanno eseguito l’atto vandalico, mi ha riferito di non averli riconosciuti. Quel ragazzo mi ha aiutato a spegnere il fuoco, subito dopo è intervenuto anche Del Mastro uno dei coordinatori dei volontari del nucleo di prot. Civile. Ora è tutto sotto controllo, – afferma Amato – ma quel che resta è la certezza della presenza di gente che non ama vivere in pace e che crea seri problemi. Se fossi in loro mi vergognerei, spero che Comune di Avella e Soprintendenza si attivino per restituire ai giovani quell’area con un campo da calcetto e tutto il necessario, il tempo che passa anche fa la sua parte“. Parco San Pietro nonostante la recinzione installata dal Comune per questioni di sicurezza, è frequentata da ragazzini che hanno attrezzato vere e proprie aree autogestite tra cui un mini campo da calcio ūin quello che dovrebbe essere un parcheggio. Gli atti vandalici aumentano proprio alla vigilia dell’annuncio del sindaco Biancardi dell aumento della videosorveglianza nella cittá archeologica.