Questa sera in Piazza Convento gli amici si sono riuniti per ricordare Spinone,un simpatico cane randagio che è rimasto nella storia della cittadina. Come direbbe Totò: il cane “morse” il 16 febbraio del 1987. Spinone ha lasciato il vuoto nel cuore dei suoi amici senza “mordere” nessuno, tutt’altro. Tutti volevano bene Spinone: gli alunni delle scuole elementari, i vigili, i cittadini, i politici, i “chiazzieri”, i vecchietti, i giovani, tutti, proprio tutti. Ci raccontano che Spinone ricambiava a modo suo l’affetto ricevuto dai suoi amici. In molti lo ricordano per la sua presenza ai funerali. L’animale “percepiva” la dipartita di uno dei suoi amici, udiva le campane e puntualmente si portava verso la casa del defunto per l’ultimo saluto. Lo accompagnava, dopo i funerali, fino al cimitero.Un giorno Spinone ricevette un calcio da un avellano. Al funerale di quest’ultimo non ci andò. Il prof. Nicola Montanile lo ha più volte ricordato a mezzo stampa. In uno dei suoi articoli addirittura pose l’interrogativo: “e se fosse la reincarnazione di qualcuno?”. Spinone tutto fa pensare fuorché ad un cane poichè andava al mercato, partecipava ai comizi e seguiva i gruppi di giovani sopratutto nella sua amata Piazza Convento. Anche il compianto Erasmo Sorice lo ricorda nel suo libro “Narrando e….poetando” definendolo il “re degli altri cani”. Un lumino è stato deposto dall’amico ed ex consigliere comunale Mario Montanile per ricordare il cane fedele e affettuoso. Le sue ossa sono sepolte in Piazza Convento ai piedi del muro che delimita il giardino della chiesa, per volere proprio di Montanile che, durante gli ultimi lavori di rifacimento delle cosiddette “rigiulette”, conservò proprio i resti del cane già sepolti nel 1987 nel vecchio giardino dove prima c’era il cannone.
