La politica avellana freme in vista delle elezioni di giugno e nelle ultime ore si sta commentando la composizione della lista “Colomba” che fa capo al sindaco uscente Domenico Biancardi, i cui possibili candidati sono stati pubblicati dal nostro quotidiano. Noi abbiamo voluto sentire l’opinione di un consigliere uscente, Giuseppe Maietta, eletto nelle file di “Avella Nuova”, che nelle passate elezioni si era proposta come alternativa alla lista Colomba, quindi consigliere di opposizione oggi visto come tra i 12 candidati del sindaco uscente.
Consigliere Giuseppe Maietta, lei è stato eletto nelle fila di “Avella Nuova” insieme all’avv. Vincenza Luciano e Stefano Gentile, quindi all’opposizione, oggi sembra che qualcosa sia cambiato il suo nome viene accostato più tra i candidati della lista del primo cittadino Biancardi, sindaco uscente, che in quella dell’avv. Chiara Cacace. Come mai? Sono rimasto stupito alla vista del manifesto e del simbolo di questo nuovo movimento politico che è nato ad Avella, dal nome “Cambia Avella” portato a conoscenza da un Comitato che ruota intorno all’avv. Chiara Cacace. Perplesso perché, penso che prima di promuovere qualcosa, alla base di ogni movimento, occorre che prima ci sia l’aggregazione, poi dopo viene la condivisione e poi la scelta. Per cui penso che il neo movimento è già autonomo e pronto per partecipare alla nuova tornata elettorale. Penso che il Comitato abbia agito all’incontrario, ovvero prima c’è stata la scelta e poi l’aggregazione. Sono rimasto deluso dal fatto che essendo consigliere di opposizione, avendo fatto politica attiva di questo movimento ero all’oscuro della sua esistenza. Solo a presentazione avvenuta c’è stato un avvicinamento. Stessa cosa posso dire per il consigliere Stefano Gentile. Non penso consentire a chi vuole amministrare un paese tenga fuori consiglieri comunali che hanno dedicato il loro impegno per un paese senza neanche interpellarli. Qualsiasi persona di buon senso non può più essere coinvolta da Chiara Cacace , perchè ci sono state già delle scelte. Allora mi domando perché pria non ci hai coinvolto, perché forse c’era la possibilità di scegliere un altro simbolo, un altro nome alla lista oppure un altro candidato sindaco? Per cui confermo che il mio nome non farà parte della lista della Cacace.
Come potremmo definire la sua opposizione all’interno del Consiglio avellano? La mia all’interno del consiglio comunale è stata una opposizione costruttiva, era evidente che il sindaco Biancardi si è sforzato per apportare un cambiamento al paese, come negarlo, purtroppo però non ha potuto fare di più perché si era circondato da persone che non hanno dato il massimo come lo ha fatto lui. Biancardi è un sindaco che tutti ci invidiano, è riuscito a riportare Avella al ruolo che gli compete, ovvero come paese trainante. Ha intrapreso tutte le strade che Avella doveva intraprendere e ora ha la necessità di circondarsi di persone qualificate per fare il salto definitivo. Penso di aver mantenuto le promesse fatte ai miei elettori nella campagna elettorale del 2011, non ho fatto altro che tutelare gli interessi dell’intera cittadinanza e non quelli di pochi.
Quindi lei è candidato nella lista “Colomba”? Posso dire con certezza che se i nomi che ho letto sul vostro quotidiano sono quelli definitivi della lista “Colomba”, allora vorrà dire che il sottoscritto non ci sarà. Se così fosse il mio nome non comparirà ne nella lista di Chiara Cacace , perché non condivido il metodo scelto ne tanto meno sarò candidato con Biancardi perché viene meno il mio principio di qualità di cui ho accennato prima.
Ma lei nel dare l’adesione alla possibile candidatura con Biancardi era a conoscenza di quelli che erano i suoi compagni di viaggio? No è una scelta che penso debba fare un sindaco uscente, mi sono limitato a chiedere un impegno da parte del sindaco a costruire una lista di qualità. Ho dato la mia disponibilità a continuare il programma già intrapreso dal primo cittadino e gli ho sempre detto che poteva fare di più con una squadra più qualificata, quello che adesso consiglio di fare.