L’ultima triste storia di pedofilia proviene dalla Bassa Irpinia. Tra il 2009 e il 2010, ad Avella, un 52enne abusà di una bambina di appena 7 anni. Quell’orco finalmente ottiene quel che gli spetta, ovvero la galera. L’uomo è stato condannato, infatti, a 9 anni per violenza sessua le su minore. La bambina, ora affidata agli zii materni, parte civile nel processo dinanzi al Tribunale di Avellino e difesi dall’avvocato Fernando Taccone. La storia ha comunque origine in un contesto familiare problematico. I genitori erano separati da tempo. Il padre aveva iniziato una relazione con la figlia dell’imputato con cui usciva lasciando la bimba ai “nuovi nonni”. La vittima conosceva quindi bene la “casa dell’orco” e l’ha descritta, nei minimi particolari, al giudice per le indagini preliminari Riccardi. Il presidente del collegio giudicante Paolo Cassano (giudici a latere Tringali e Argenio) hanno chiesto all’imputato, in giudizio, di descrivere minuziosamente casa sua: tutto combaciava perfettamente.