Cari Avellani, la settimana scorsa qui ad Avella si é svolto un convegno sulla sicurezza nei luoghi di lavoro a cui ha partecipato anche il sindaco Domenico Biancardi, che ne ha sottolineato l’importanza. Nel compiacerci per il fatto che il primo cittadino apprezzi tale tematica, ci corre l’obbligo di porre in evidenza alcune “incongruenze”. Se ricordate bene una delle prime “opere” realizzate da Biancardi é stata quella di spostare gli uffici comunali all’interno del Palazzo Ducale. A parte il fatto che stiamo parlando di una costruzione antica che mal si presta di per sé a garantire il rispetto di quei criteri di sicurezza previsti dalla legge, anche il più disattento osservatore può constatare come sia poco “rassicurante” l’accesso agli uffici comunali, ubicati al primo piano del palazzo, soprattutto per le persone meno giovani costrette a percorrere tre rampe di scale. Figuriamoci per i disabili! Peraltro, a differenza di quanto proclamato dal sindaco circa due anni fa, il completo spostamento di tutti gli uffici comunali all’interno del Palazzo Ducale non si è mai avuto. Sicché per usufruire di alcuni servizi i cittadini devono ancora recarsi nella vecchia sede comunale, abbastanza “malconcia” rispetto alla nuova, i cui arredi, lo rammentiamo, non furono acquistati e pagati con i soldi di Biancardi, come egli pure disse nell’immediatezza dei fatti, bensì con somme prelevate da fondi stanziati nel 1999 per la ristrutturazione del Castello! Sotto altro profilo, non ci pare che la pavimentazione di Piazza Municipio dia grosse garanzie di sicurezza. Nel giorno in cui si svolge il mercato, infatti, basta che piova un po’ e i detriti alimentari rischiano di diventare una “mistura” potenzialmente in grado di rendere scivolosa tale pavimentazione, a cui dovrebbe essere garantita una costante e specifica manutenzione. E cosa ne pensate, poi, del fatto che si sono eseguiti dei lavori all’interno del paese anche in strade ove persisteva un cantiere in precedenza aperto per altri lavori e mai chiuso con il cosiddetto collaudo finale? Speriamo che ciò non avvenga anche per l’installazione dei famigerati parchimetri!
Per non dire della situazione che si è venuta a creare per cui ci sono ditte che effettuano scavi sul territorio senza procedere al rifacimento del manto stradale nelle modalità previste dal nostro regolamento, poste a tutela della sicurezza. Da ultimo, poi, sottolineiamo quello che è accaduto negli ultimi giorni quando al primo scroscio di pioggia Località Cortabucci, Via Carlo III e soprattutto la zona rossa del Purgatorio sono state invase da “fiumare” pericolosissime che hanno bloccato il traffico cittadino e quello provinciale per diverso tempo. Fiumare abbondanti provenienti da via Carlo III arrivate in località Purgatorio, infatti, si sono incrociate con fiumare provenienti dalla strada attigua alla Chiesa di San Ciro, causando un ingorgo pericolosissimo che solo per pura fortuna non ha creato danni a cose o persone, mentre i tombini spruzzavano acqua a flotti con scoperchiatura pericolosa per chi al momento transitava. L’evento atmosferico è durato pochi minuti, quindi è immaginabile che se fosse durato di più (ad esempio mezz’ora) i danni sarebbero stati ingenti e le abitazioni e le persone sarebbero state esposte ad un pericolo marcato. Viene da preoccuparsi, pertanto, nel constatare che le attività necessarie a risolvere i problemi reali a tutela e a salvaguardia della salute pubblica e del territorio vengono trascurate: a cosa serve avere un’illuminazione del Castello (oltretutto non potendo pagare le bollette energetiche) o dell’Anfiteatro (che tra l’altro non è visibile da nessun punto esterno) se poi praticamente durante un fenomeno atmosferico di lieve entità le strade diventano impraticabili e pericolose? Piuttosto che raccontare agli avellani le solite costose barzellette, investendo fondi pubblici per opere secondarie, invitiamo il Sindaco e la sua Amministrazione ad impegnarsi veramente per Avella realizzando le necessità impellenti. È facile immaginare che i 250.000 euro spesi per il Teatro e prelevati dai conti del Comune (cioè dalle tasche dei cittadini) potevano essere utilizzati per la messa a punto della rete fognaria e per la pulizia delle caditoie, nonché per la sistemazione della fogna a cielo aperto sita in zona Purgatorio, o per qualsiasi altra necessità prioritaria. Siamo sicuri allora che tutto sia davvero al sicuro? Siamo certi che a questo punto il primo cittadino si ponga, nelle sue scelte amministrative, quale effettivo garante della sicurezza di tutti i cittadini? Com’egli avrà appreso grazie alla sua partecipazione al convegno di cui si é detto, le norme in tema di sicurezza hanno la finalità di prevenire gli infortuni e non di trovare applicazione dopo che si è verificato un determinato “evento”! Nel frattempo, stando così le cose, non ci resta che fare i dovuti scongiuri! I consiglieri comunali di opposizione Vincenza Luciano, Stefano Gentile, Giuseppe Maietta, Pellegrino Palmieri