Una serata particolare ed originale era stata annunciata, quella che ieri sera si è “consumata” al teatro “D. Biancardi” di Avella, e tale è stata. In occasione della Giornata Internazionale della Donna, l’Associazione culturale “MELA”, ha presentato “Donne e Amore: non facciamone una tragedia” con uno spettacolo a cura dell’Associazione “IRIDE” dal titolo: “Tutta colpa di Shakespeare”.
La serata trattava un argomento di estrema importanza, di attualità, di interesse sociale e, quindi, di….cultura: la violenza sulle donne. Si diceva della particolarità e della originalità dell’evento in quanto è stato scelto un modo, che merita entrambi gli aggettivi, nel presentarlo e trattarlo.
Lo spettacolo “Tutta colpa di Shakespeare” dell’Associazione “Iride”, con testi di M. Rosaria Carifano e la regia di Simona Forte, è stato accolto da un lunghissimo applauso dal pubblico presente in sala, composto non soltanto da donne naturalmente, un pubblico che si può definire “selezionato” e che ha seguito attentamente l’evolversi della rappresentazione anche grazie alla bravura delle attrici: Grazia D’Arienzo, Angela Rosa D’Auria e Sonia Di Domenico.
Qualcuno ha evidenziato che “portare in scena, proporre e trattare problematiche moderne della condizione femminile, con la chiave di una rilettura leggera ma accurata di uno dei maestri del teatro fornisce un’ottica distaccata, permette allo spettatore una necessaria lontananza dai temi trattati (necessaria all’oggettività, ovviamente) che così possono colpire in tutta la loro potenza. Le eroine shakespeiriane sono le donne di oggi, vittime moderne di uomini che dimenticano che la vita non finisce al calare di un sipario”.
Deve essere significativa la scelta dell’Associazione “MELA” nell’aver voluto proporre, proprio nella giornata della donna, questo spettacolo al fine di “sensibilizzare”, in maniera appunto particolare ed originale, un fenomeno che (purtroppo) le statistiche continuano ad annoverare in numero alto.
Anche il (breve) dibattito che ha fatto seguito allo spettacolo, ha assunto una peculiarità, grazie alla capacità, alla competenza delle intervenute con testimonianze ed interventi pacati, mirati e qualificati, evitando manifestazioni di “controparte” verso il genere maschile.
L’Avv. Enza Luciano, in qualità di Presidente della Commissione Pari Opportunità del comune di Avella, con la sua forza e passione ha rivolto una sorta di “appello” alle donne, esortandole ad avere sempre più coraggio ed essere partecipe attive della vita sociale. La dottoressa in Psicologia Mariangela D’Avanzo, grazie al suo impegno presso una struttura di recupero per minori, ha evidenziato quanto ancora sia lungo il cammino affinché si possano scardinare talune “convinzioni” di disparità, ancora radicate ed imposte nell’età adolescenziale. La dottoressa Ornella Petillo, quale presidente dell’Associazione “Più Ari”, ha esposto il difficile, ma fruttuoso lavoro che con la sua associazione produce proprio nel campo della violenza sulle donne. A moderare gli interventi, con la qualifica di Direttore di “Irpinia Focus”, è stata Roberta Mediatore.
“Quando M. Rosaria carifano ci ha proposto di portare ad Avella questo spettacolo – ha affermato Riccardo D’Avanzo dell’Associazione “MELA” – ci ha colpito proprio l’aspetto particolare ed originale, oltre che “velatamente scherzoso” con cui veniva affrontato un problema di rilevante importanza e ci abbiamo subito creduto. Ad esaltare il tutto ulteriormente, e qui sono doverosi i nostri specifici ringraziamenti, è stata Enza Luciano la quale, per il ruolo istituzionale che ricopre in quanto Presidente della Commissione Pari Opportunità, ci ha creduto ancora di più e che tanto ci ha lavorato dando un sostanziale e significativo contributo alla riuscita dell’evento. Il nostro grazie va anche a tutte e a tutti coloro che hanno contribuito per lo svolgimento della serata: alle signore che, nonostante la giornata particolare, hanno lavorato per offrire il delizioso buffet; ai ragazzi della Protezione Civile di Avella; alle persone intervenute per il dibattito; naturalmente al numeroso pubblico (che definiamo “selezionato”) presente e, a titolo personale, ai ragazzi dell’Associazione “MELA” che ancora una volta hanno dimostrato tantissima passione.”
Alla fine dei lavori: MIMOSE per le donne e BUFFET per tutti.