Mai più sagre o eventi «grevi e contro il pubblico pudore» nei luoghi più belli del paese. Con quindici articoli la Fondazione Avella Città d’Arte dà una regolata all’utilizzo dei beni archeologici e dei luoghi più rappresentativi. «È inibita in questi luoghi ogni attività, di bivacco, consumazione di alimenti, spettacolo greve e contro il pubblico pudore», dice il regolamento. A decidere per la regolamentazione tassativa, il Comitato scientifico presieduto dallo stesso Sindaco. Il nuovo regolamento mette dei paletti rinforzati alla possibilità di svolgere manifestazioni all’interno di beni considerati di alto valore culturale e storico come Piazza Municipio, Piazza Convento, l’Anfiteatro Romano, il Castello Medioevale, le Tombe Romane, il Palazzo Baronale col giardino «Livia Colonna». Questi, si legge nel regolamento, «costituiscono luoghi sensibili, per la loro specialità, memoria storica avellana, per il loro pregio storico, la specificità della funzione sociale, sono meritevoli di diversa considerazione, rispetto alla ordinarietà degli altri luoghi».