Sarà ad Avella il prossimo primo maggio alle 18,30 presso il Chiostro del Convento Francescano di Avella per ritirare il premio Anfiteatro D’Argento 2016 per il suo libro autobiografico “La profezia di Clementino”. Il testo racconta che ai margini di Napoli, dove il ghetto c’è davvero, dove camorra e neomelodici la fanno da padroni, Clementino è un alieno e, per sfuggire a Gomorra, fa l’animatore nei villaggi turistici. Allo stesso tempo scopre un tipo di musica che dalle sue parti non c’era, il rap, e diventa artista e poeta, creatore di rime sempre in bilico tra napoletano e italiano che lo portano a essere applaudito in tutta Europa, da Londra ad Amsterdam. Ed è così che, con ironia, senza fingersi né balordo né macho, ci guida nel ventre della sua città, fra droga e tifo calcistico, ma ci porta anche a guardare lontano. La profezia di Clementino è pensiero positivo.