Con una nota su facebook alcuni devoti di Avella hanno invitato le istituzioni religiose e il sindaco a chiedere ufficialmente alle squadre di Avella di unirsi in un unico gruppo di battenti in occasione dei prossimi festeggiamenti in onore del Santo Martire, ecco la nota: “Mancano solo 23 giorni per la sfilata dei battenti in onore di San Pellegrino martire, ad Altavilla Irpina. Il tempo é tiranno e più giorni passano e più bisogna, a questo punto, affrettarsi. Il popolo avellano, devoto al martire Pellegrino, chiede che quanto prima si possa fare una riunione con tutti i battenti di Avella alla presenza del nostro caro parroco “don Giuseppe Parisi”, che con tenacia sta combattendo per ottenere l’unione, del parroco di Altavilla Irpina ” don Livio Bruno Iannaccone” ed il sindaco di Avella Biancardi, che sembra si sia letteralmente estraniato da questo argomento. Auspichiamo questa riunione affinché le autorità ecclesiastiche possano dettare le regole e unire, finalmente e definitivamente, le squadre battenti. Avella non può essere rappresentata divisa ma in un’unica bandiera “Battenti Città di Avella”. Dura però la replica di un membro della Terza Squadra che autoproclamatosi rappresentante ufficiale del gruppo dichiara: “Io libera cittadina di Avella e rappresentante della terza squadra vi comunico che a noi non interessa unirci con le altre e vorremmo che ci lasciaste stare”. Sia la nota che la replica sono state pubblicate sabato sera nel social e gia molti cittadini e fedeli hanno letto le sconcertanti dichiarazioni. Non si esclude l’immediata replica del parroco don Giuseppe durante la Santa Messa di oggi. Le divisioni hanno sempre caratterizzato il popolo di Avella sia nella politica, sia nelle associazioni che nello sport e nel campo religioso. Dopo l’ultima visita di Don Giuseppe ed un gruppo di fedeli presso il Santuario di Altavilla, il parroco del posto Don Livio è stato categorico e riconoscerà al momento degli onori al santo, un unico gruppo di battenti della Città di Avella, questo vuole gia essere un segnale importante ed un ulteriore invito al popolo ad unirsi, cosa che sembra essere difficile ma non impossibile, almeno si spera. (Michele Amato)