Il Sindaco di Avella Domenico Biancardi ieri è intervenuto nel corso del dibattito organizzato dalla Regione Campania “Le meraviglie della Campania in 24 distretti” presso la Borsa Mediterranea del Turismo che si è svolta a Napoli. Il primo cittadino ha spiegato il meccanismo messo in atto dalle sue amministrazioni (2011 e 2016) che ha determinato un risultato importante a livello regionale anticipando tutti gli altri paesi coinvolti nella riorganizzazione del turismo locale. Un’azione partita nel 2009 con il governo Caldoro che si sta concretizzando con l’attuale governo regionale guidato da De Luca che unitamente all’ultimo governo centrale hanno rilanciato tutto il patrimonio culturale. Biancardi definisce la sua “opera” una vera e propria start-up che ha ricevuto diversi apprezzamenti, come per esempio dal giornalista Rino Genovese (TG3) presente al dibattito. Una strategia, quella del sindaco, che molto probabilmente verrà adottata anche da altri comuni. Dal 2011 ad oggi alcuni assessori e consiglieri biancardiani, rinunciando alle indennità, hanno consentito l’apertura del SIAT (Servizi di informazione e accoglienza Turistica) tramite la Fondazione Avella Città d’Arte, altro organismo attivo importante voluto fortemente dal sindaco. La necessità di rispettare le direttive dei suddetti governi regionali, per quanto riguarda il settore turistico, è dettata anche dai numerosi fondi che sono stati spesi nella cittadina archeologica che hanno consentito l’apertura dell’Infopoint nell’anfiteatro romano e l’illuminazione di tutti i siti oggi visitabili, anche se, per il castello sono pronte ulteriori progettazioni per il completamento ed un ulteriore adeguamento strutturale, per la serie: “c’è ancora tanto da fare”. Al dibattito di ieri, in presenza dell’assessore Corrado Matera, il sindaco avellano ha però mostrato tutta la sua preoccupazione mettendo in evidenza alcuni aspetti importanti: la reale possibilità economica degli altri comuni, inseriti nei vari distratti turistici, ad attivare i SIAT e la garanzia dei servizi di accoglienza e quindi la continuità della gestione. Biancardi è preoccupato per il suo comune,quando in futuro la cittadina dovrà fare a meno del sindaco e degli amministratori che hanno versato nelle casse comunali le proprie indennità. Da qui la richiesta velata del sindaco Biancardi, indirizzata al governo regionale, di intervenire subito e mettere in condizione tutti i comuni di attivare e mantenere in vita i servizi di accoglienza e promozione, senza fare troppi sacrifici.