La notizia delle denuncia presentata dal Movimento 5 Stelle di Avella agli organi competenti per un ipotesi di compravendita di voti durante la competizione elettorale dello scorso 5 giugno potrebbe nelle prossime ore scatenare un vero e proprio inferno nella cittadina archeologica. Già all’indomani del voto i grillini avevano affisso un manifesto pubblico dal quale si evinceva, anche se non in maniera esplicita, che il voto sarebbe stato macchiato da brogli. Secondo indiscrezioni che trapelano in queste ore il fascicolo (contenete prove video – audio) sarebbe già sulla scrivania del Procuratore Capo della Repubblica di Avellino Rosario Cantelmo. Cosa ci sia di così compromettente è difficile a sapersi, sta di fatto che la questione potrebbe riservare qualche colpo di scena eclatante nei prossimi giorni ed è molto delicata, di più di quello che si pensa. Chi siano le persone coinvolte e se di compravendita di voti si possa parlare nel materiale consegnato dai grillini all’autorità giudiziaria, non ci resta che attendere le decisioni della Procura in merito. Una vicenda che se accertata può davvero riservare colpi di scena.