Ha preso forma l’appello lanciato dalle diverse associazioni avellane per tentare il tutto per tutto contro l’abbattimento dell’abitazione dei coniugi Abate, fissata per domani, martedì 3 giugno. Ieri bassairpinia ha portato alla ribalta una vicenda che ha destato molto sgomento e rabbia tra i cittadini, le telecamere hanno ripreso il grido di aiuto dei coniugi affinché ci fosse un ripensamento da parte delle autorità sulla drastica decisione. Negli ultimi giorni la vicenda ha subito una incomprensibile accelerazione onde portare a compimento la decisione dei magistrati, infatti sabato le forze dell’ordine hanno iniziato lo sgombero dell’abitazione da cose e persone. Staccate le utenze, cinque persone messe al lastrico, per meglio dire in mezzo ad una strada, tra cui tre minorenni. Il tam tam si è velocemente divulgato ed ecco che questa sera c’è stato una riunione spontanea di cittadini è associazioni locali che si sono riuniti presso la sede locale di una di queste associazioni, prima per dare solidarietà alla famiglia Abate, conosciuta e stimata in paese per essere lavoratori e soprattutto persone per bene, e poi per sensibilizzare gli altri cittadini ad una partecipazione pacifica domani presso l’abitazione oggetto di abbattimento. L’obiettivo è quello, di non violare una sentenza passata in giudicato e quindi la legge ma, di evitare uno sperpero di denaro quando c’è la possibilità prevista per legge di acquisire al patrimonio comunale il fabbricato oggetto di demolizione. Infatti, il 5 giugno è previsto il consiglio comunale dove all’ordine del giorno vi è un punto quello di acquisire l’abitazione della famiglia Abate nella disponibilità del Comune, proposta presentata appunto dal centrosinistra avellano. Evitando l’abbattimento si risparmierebbero diverse centinaia di migliaia di euro per le spese e soprattutto l’edificio potrebbe essere utilizzato per fini della collettività.